L’AD SAMI KAHALE LASCIA ESSELUNGA, GUIDA OPERATIVA A MARINA CAPROTTI

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Colpo di scena in Esselunga: Sami Kahale (nella foto) ha lasciato il gruppo. L’amministratore delegato della catena distributiva ha rassegnato le dimissioni dalla carica. La guida operativa della catena distributiva passa ora a Marina Caprotti.

La stessa azienda parla di una “risoluzione consensuale del rapporto triennale di collaborazione tra la società e l’ingegnere Sami Kahale”, il quale era stato anche direttore generale del gruppo distributivo italiano.

La più giovane dei figli del fondatore Bernardo Caprotti è peraltro presidente esecutivo da giugno dello scorso anno e già possedeva gli stessi poteri dell’amministratore delegato.

Marina Caprotti

“Siamo grati all’ingegner Kahale per il grande e intenso lavoro in questi anni, contrassegnati dalla pandemia”, ha commentato Marina Caprotti. “Esselunga ha continuato a crescere e ottenere risultati oltre le previsioni, non solo sul fronte del business ma anche nel posizionamento e nel radicamento territoriale, con nuove e significative aperture in città come Genova e prossimamente a Livorno e Roma. Sono sfide di peso che il gruppo continuerà ad affrontare, rafforzando ulteriormente la governance, nel pieno rispetto del piano industriale approvato dal cda. Auguro all’ingegner Kahale, personalmente e a nome di tutta Esselunga, il meglio per tutti i suoi progetti futuri”.

“Tre anni fa era il momento giusto per accettare questo incarico in un’azienda come Esselunga e sono orgoglioso di averlo fatto”, ha affermato Sami Kahale, “perché ho avuto occasione di vivere questa importante esperienza personale prima come direttore generale e poi come amministratore delegato in una realtà già molto solida, con donne e uomini di grande spessore. Sono e sarò sempre riconoscente alla famiglia e in particolare al presidente esecutivo, dottoressa Marina Caprotti, e sono certo che, sotto la sua guida, Esselunga potrà consolidare e ampliare i risultati raggiunti, con nuovi negozi, urban store e investimenti importanti nel segno dell’omnicanalità”.

Sui motivi del divorzio stanno circolando alcune indiscrezioni che parlano di possibili divergenze di vedute sulle strategie da adottare e dei rumors circa una possibile cessione ad Amazon o a qualche fondo privato o altra cantena, come del resto aveva suggerito il patron Bernardo Caprotti, morto nel 2016, che aveva raccomandato la cessione al retailer belga Ahold Delhaize.

Quel che è certo è che Esselunga ha davanti a sé importanti piani di investimento per crescere e molte sfide in un settore che sta attraversando tanti cambiamenti innescati dalla tecnologia e dai nuovi modelli di consumo, oltreché dalla pandemia.

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