LA STRATEGIA DI VIP FINO AL 2030, PINZGER: “CRESCITA PROGRESSIVA DELLE MELE CLUB”

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di Emanuele Zanini

Gli scenari internazionali del mercato delle mele, nonostante le incognite socio-politiche in Medio Oriente, lasciano ben sperare i produttori, a partire da VIP, l’associazione delle cooperative della Val Venosta. A confermarlo è il direttore Martin Pinzger (nella foto), a margine del press tour di due giorni organizzato nella valle altoatesina.

Se per il mercato del fresco le prospettive sono buone, per quello dell’industria sono addirittura ottime, grazie soprattutto ad alcune particolari condizioni che si sono create a livello globale. “Le quotazioni mondiali di succo di arancia sono raddoppiate negli ultimi dodici mesi a causa di un’annata negativa in produzione in aree come il Sud America”, premette Pinzger. “Questo fattore ha spinto in alto le richieste di succhi di mela, nonostante anche questo prodotto abbia subito un aumento di prezzo del 30%. Anche in Polonia, dove circa i due terzi della produzione melicola finisce all’industria, si registrano bassi volumi. Pertanto in Europa ci sono ottimi sbocchi commerciali anche per il trasformato”.

Bene il fresco, prezzo costanti per Gala

Buone le condizioni anche per il fresco, con il mercato che è partito senza prodotto vecchio e pronto a rifornirsi di volumi del nuovo raccolto. “La stagione è iniziata bene con Gala, che, come raramente accade, finora ha mantenuto costante il prezzo in questi primi due mesi di campagna”, commenta il direttore generale di Vip.

“Quest’anno abbiamo una raccolta normale, mentre lo scorso anno avevamo segnato un 20% in meno sul 2021. Con l’Italia nella media e l’Europa sotto le proprie potenzialità, avremo senza dubbio la possibilità di garantire il prodotto per 12 mesi, con una gestione del mercato senza difficoltà”.

Export: fari puntati su Centro e Sud America e India, incognita Medio Oriente

Sull’export, Europa a parte, VIP sta lavorando con buoni riscontri in Centro e Sud America, “dove il clima ha inciso, contribuendo ad una riduzione dei volumi. Lo stesso vale per l’India, dove con il calo della produzione nazionale si stanno creando grandi opportunità commerciali”. Si sta registrando invece una forte riduzione sull’Egitto, alle prese con intricati nodi socio-economici ancora da sciogliere e Paese che fino ad alcune stagioni fa era tra i più performanti. In Israele, nonostante gli effetti della guerra in atto non faciliti il lavoro, gli invii di mele, seppur in quantità ridotte, proseguono.

Il piano strategico al 2030 di VIP:  mele club in progressivo aumento

Pinzger, anche nel corso dell’incontro con la stampa nel press tour in Val Venosta, ha poi analizzato i numeri e i piani strategici di VIP per i prossimi anni. Le superfici si attestano a circa 5.300 ettari, sebbene siano calati i soci produttori di mele: dai 1.637 del 2013 (1.498 in lotta integrata, 139 bio) si è passati ai 1.465 di quest’anno (1.175 in lotta integrata, 290 bio), con una media di poco più di tre ettari per contadino.

Per il 2023 la stima produttiva parla di poco più di 345mila tonnellate di mele, nella media, mentre quella biologica si attesta a poco più di 48mila tons.

Sebbene Golden Delicious rimanga la varietà principale con 173.201 tonnellate, seguita, con grande distacco, da Red Delicious (27.179 tons) e Gala (18.740 tons), un po’ alla volta si stanno facendo largo le varietà club, che solo nel 2013 erano pressoché assenti, a parte Kanzi. “Le mele club oggi rappresentano circa il 15% dei nostri volumi (arriverà al 16% nel 2025). Nel nostro piano strategico prevediamo che nel 2030 esse rappresentino il 25% – spiega Pinzger. Sarà una crescita progressiva e costante. Negli anni programmeremo un calo della Golden in lotta integrata, che passerà dal 55% al 48-49% nel 2030. Rimarremo comunque specialisti della Golden. Red, Gala e Fuji rimarranno nell’assortimento di base, mentre Pinova sarà confermata come una mela dedicata soprattutto alla seconda parte della stagione. Sulle nuove varietà punteremo su Cosmic Crisp, Envy, Ambrosia e Kanzi oltre ale nicchie Kissabel, Sweetango e yello”.

Il bio corre

In VIP, leader a livello europeo nel mercato biologico, prosegue a passo spedito anche la strategia sul comparto bio con Gala che rimane e rimarrà la principale varietà, in aumento come produzione anche al 2030. Prosegue infine il progetto delle mele coltivate senza diserbanti, portato avanti da 150 soci, all’insegna della sostenibilità.

“Accompagneremo il consumatore verso questa offerta differenziata”

In linea generale Pinzger sottolinea come “in questo scenario dovremo lavorare, in collaborazione anche con le catene distributive, per accompagnare passo passo il consumatore verso questa offerta differenziata, anche attraverso una chiara indicazione delle caratteristiche delle mele (da quelle dolci a quelle più acide). Per noi è una sfida stimolante che siamo pronti a vincere”.

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

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