L’associazione delle compagnie ferroviarie private intende favorire l’ingresso del trasporto ferroviario nelle infrastrutture portuali (idee illustrate al Port&ShippingTech di Genova). Tra le proposte di FerCargo, spiccano l’elettrificazione dei binari fino all’interno del porto, il prolungamento dei binari se possibile, l’integrazione delle strutture portuali con quelle ferroviarie e retroportuali.
Infine la creazione di terminal condivisi. "Anche i servizi vanno tenuti in alta considerazione, per esempio semplificando i servizi di manovra, rendendo più accessibili i costi per l’accesso ed eliminando situazioni d’esclusiva nella gestione del servizio di manovra", ha dichiarato Guido Porta, vicepresidente dell’associazione. Gli altri provvedimenti riguardano l’introduzione di vincoli in concessione a favore della modalità ferroviaria, l’adozione di una tassa per i camion in uscita dall’area portuale e l’acquisto, da parte delle Autorità Portuali, di rotabili per i servizi di trazione, come peraltro sta accadendo a Savona. Per attuare tali provvedimenti, Porta chiede la presenza delle imprese di trasporto ferroviario delle merci nei Comitati Portuali.
"Le tre realtà principali della Liguria, Genova, La Spezia e Savona hanno dimostrato che è possibile aumentare i volumi trasportati su rotaia in entrata e in uscita dai porti. E certo se tutti i principali porti adottassero misure di questo genere sia il trasporto marittimo, sia quello ferroviario otterrebbero notevoli vantaggi e incrementi di traffico", ha concluso il vicepresidente di FerCargo. Lo riporta Trasportoeuropa.