LA FRUTTA IN GUSCIO IN ITALIA VALE 300 MILIONI. LE OPPORTUNITÀ PER POTENZIARE LA PRODUZIONE

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La produzione agricola nazionale di frutta a guscio vale circa 300 milioni di euro. In termini di quantità la produzione oscilla tra 200 e 300mila tonnellate. Gli ettari investiti sono circa 200mila, con nocciolo e mandorlo che concentrano la maggior parte delle superfici, rispettivamente il 50% e il 25%.

La frutta a guscio costituisce un ingrediente di base di molti prodotti agroalimentari tipici nazionali (creme spalmabili, pesto di basilico, confetti, dolci tradizionali, prodotti dell’industria dolciaria, degli snack e dei prodotti da forno, ecc.). Il fabbisogno di materia prima dell’industria agroalimentare italiana è ingente e la produzione italiana è sufficiente a coprire solo in parte questo fabbisogno e di conseguenza le importazioni sono indispensabili per garantire la piena operatività alle industrie italiane. In conseguenza di ciò si registra un forte deficit della bilancia agroalimentare della frutta in guscio dell’Italia: negli ultimi anni il passivo è oscillato tra 600 e 800 milioni di euro.

Le opportunità per potenziare la produzione nazionale

Il passivo della bilancia commerciale costituisce un’opportunità per lo sviluppo della produzione agricola di frutta a guscio che fino ad oggi è concentrata negli areali produttivi storici: Lazio, Piemonte e Campania per le nocciole, Puglia e Sicilia per le mandorle. La tendenza in atto è quella di diffondere la coltivazione di queste specie anche in altre regioni in maniera tale da potenziare la produzione e limitare il ricorso alle importazioni. Una maggiore disponibilità di materia prima nazionale consentirebbe alle industrie agroalimentari italiane di diversificare la gamma dei loro prodotti con l’introduzione di referenze 100% italiano. Allo stesso tempo la coltivazione della frutta a guscio costituisce una valida alternativa produttiva per gli imprenditori agricoli presenti in molte aree del Paese.

Negli ultimi anni sta crescendo l’interesse dei consumatori per questa categoria di prodotti soprattutto come integratore naturale di preziosi elementi nutritivi (acidi grassi insaturi, polifenoli, vitamine liposolubili, microelementi, …) in una dieta salutare ed equilibrata.

Crescono gli acquisti al dettaglio

I dati di acquisti relativi al 2023 confermano la tendenza alla crescita del consumo di questa categoria di prodotti. Infatti, in un contesto generale che ha visto nel 2023 la riduzione degli acquisti delle famiglie di prodotti alimentari per il consumo domestico, si registra un incremento del 3,4% delle quantità acquistate di frutta a guscio confezionata e se si considera l’aumento medio dei listini di questi prodotti si riscontra un incremento della spesa del 6,9%.

Clima e parassiti tra le minacce

L’alea climatica e la diffusione di insetti e parassiti (primi tra tutti la cimice asiatica e il cinipide galligeno del castagno) minano la produzione e la redditività delle imprese agricole. Infatti, la globalizzazione degli scambi ha portato alla diffusione di insetti, funghi e altri parassiti che fino a qualche anno fa non erano presenti in Italia.

Infine, il cambiamento climatico e i fenomeni estremi che ne derivano stanno interferendo sempre più frequentemente con il ciclo produttivo di queste coltivazioni.

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