Prosegue il successo dell’operazione Lovers del Club Candonga che ha lo scopo di consolidare i contatti fra produttori, buyer e grossisti. L’iniziativa ha visto di recente come protagonista l’azienda di Scanzano Jonico di Gerardo Brunetti, socio del Club Candonga realtà associativa e consortile, unica a produrre la Candonga Fragola Top Quality.
L’evento si è svolto all’Ortomercato di Firenze. “La Candonga Fragola Top Quality ha conquistato grossi buyer ma anche i dettaglianti”, ha raccontato Nino Di Marco che per l’azienda Brunetti si occupa delle vendite “presso l’azienda Morandi e Pastorelli srl”. “Ha sicuramente stupito la qualità del prodotto, ottimo sapore, dolcezza, densità della colorazione e la consistenza. A ciò si aggiunga la cura del packaging e il marchio Candonga Fragola Top Quality che è garanzia di qualità per chi compra. A tal proposito, come è purtroppo noto, sono tanti i tentativi di imitazione e contraffazione, quindi gli acquirenti più attenti hanno imparato a riconoscere la vera Candonga Fragola Top Quality anche dai segni distintivi grafici”.
Soddisfazione è stata espressa da Gerardo Brunetti (nella foto in alto) dell’omonima azienda: “L’iniziativa è andata molto bene, ne ripeteremo altre. L’adesione al Club Candonga, di cui sono socio sin dall’inizio, si è rivelata vincente perché ora il nostro prodotto è associato a una realtà produttiva precisa e solida”. Carmela Suriano, Ceo del Club Candonga ha aggiunto: “La trasparenza della filiera nel settore ortofrutticolo è uno dei principali obiettivi del Club Candonga. Difendere la nostra produzione di qualità da volgari imitazioni significa dare garanzia ai consumatori e ripagare i tanti sforzi fatti dai nostri produttori sempre al passo con i tempi e rispettosi delle rigide regole imposte dal disciplinare di produzione e da quelle imposte dal legislatore regionale e comunitario. Come già annunciato manteniamo altissima la guardia contro quei furbi che tentano di spacciare altre fragole per Candonga Fragola Top Quality e chi riproduce i nostri segni distintivi. Ci sono strumenti legali potenti per dissuadere anche i più ostinati e li conosciamo benissimo”, ha concluso.
