KIWI, L’OI FIRMA ACCORDO INTERPROFESSIONALE FINO AL 2018

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Aumento della qualità del prodotto, corretta informazione per gli operatori, sviluppo dell’export, invii al momento giusto. Sono questi alcuni dei capisaldi che stanno alla base del nuovo accordo interprofessionale sul kiwi che avrà durata triennale, fino al 2018.

In particolare, spiega attraverso una nota l’Oi, Organismo interprofessionale, Ortofrutta Italia, è necessario porre la massima attenzione all’inizio del periodo di commercializzazione che, a causa delle raccolte e delle spedizioni sempre più anticipate, si sta sempre più caratterizzando con una forte diminuzione di valore di tutto il kiwi di produzione nazionale rispetto a quello dell’altro emisfero, e inoltre è ormai ben evidente che, limitandoci al solo rispetto delle norme di commercializzazione in vigore, il differenziale organolettico a nostro sfavore è nettamente percepito dai consumatori.

Il Comitato di prodotto Kiwi di Ortofrutta Italia, nel predisporre l’Accordo interprofessionale 2016/2018 ha tenuto conto soprattutto di questa difficile situazione commerciale, ma anche del forte aumento delle superfici di questa produzione che se non innalza la propria “reputazione commerciale” nei mercati internazionali, confrontandosi con quella consolidata delle produzioni dell’emisfero australe, rischia seriamente un tracollo reddituale di tutta la filiera ed in particolare della produzione agricola.

Il costante confronto con il prodotto di altre provenienze, impegna i rappresentanti della filiera che compongono l’O.I., ad attuare, oltre ad un accordo di miglioramento qualitativo, anche una nuova fase di qualificata informazione tecnica verso i vari operatori professionali ed una forte sollecitazione alle Istituzioni preposte, per adeguati controlli sulla qualità del prodotto e del suo condizionamento.

Un Accordo (leggi qui i dettagli), quindi, che si caratterizza innanzitutto con una visione pluriannuale in continuità con il percorso già effettuato e per il raggiungimento degli obiettivi concordati. Inoltre, si concentra in poche e semplici regole di aumento qualitativo del prodotto, puntando alla definizione di un grado zuccherino più alto della norma e con la giusta durezza (quest’ultimo parametro non è neanche previsto nelle norme europee di qualità) ed infine, focalizza l’attenzione sulla determinazione delle giuste date di spedizione per l’esportazione, ritenendo quest’ultima il canale di sviluppo principale ed in cui va quindi recuperata l’immagine complessiva del kiwi italiano sui diversi mercati internazionali, con un prodotto adeguato alla migliore immissione al consumo.

Dentro questo percorso e consapevole della non breve tempistica richiesta dalle norme comunitarie e nazionali nonché dall’incrocio con la condizione giuridica di base, determinata dal rinnovo del riconoscimento ad Ortofrutta Italia, il Consiglio di Amministrazione, a maggioranza, ha anche fatto richiesta al Mipaaf dell’estensione delle regole concordate nell’Accordo interprofessionale.

 

Nella foto il presidente dell’Oi Nazario Battelli

 

 

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