Dal 2006 Naturitalia, business unit del gruppo Apo Conerpo, è coinvolta nella vendita del kiwi a polpa gialla Jin Tao di proprietà del Consorzio Kiwi Gold. “Un frutto assai innovativo – sottolinea il Presidente del Consorzio, Patrizio Neri – che, pur trovandosi spesso sui banchi dei supermercati a fianco di altri kiwi gialli, si distingue per alcune caratteristiche peculiari".
"Innanzitutto, la forma del kiwi Jingold è simile a quella del kiwi verde Hayward anche se leggermente più regolare nel suo aspetto cilindrico. Secondariamente, il frutto ha un sapore dolce (grazie all’elevato grado zuccherino) che però mantiene un buon livello di acidità, allontanandosi quindi da quel gusto tropicale e un po’ neutro tipico di alcune altre varietà di kiwi a polpa gialla. Infine, la polpa dei frutti maturi presenta un colore giallo intenso. Per la gestione di questo prodotto sullo scaffale – prosegue Neri – riveste una grande importanza l’andamento della consistenza della polpa che, una volta raggiunta la pressione di 1-2 chilogrammi, quando cioè i frutti sono teneri al tatto, mostra un decadimento molto lento”.
In Italia, a causa dell’anomalo andamento climatico, quest’anno i livelli produttivi del kiwi a polpa gialla Jin Tao non si discostano molto da quelli raggiunti la scorsa stagione, attestandosi complessivamente sulle 6.000 tonnellate lorde. In pratica, il raccolto ottenuto dai nuovi impianti ha integrato il saldo negativo dei vecchi impianti in piena produzione. Il calibro dei frutti risulta inferiore rispetto a quello del 2010, oscillando da 80 a 100 grammi. L’ottima colorazione della polpa, accompagnata da un buon livello del grado brix costituiscono ottimi presupposti per la campagna di commercializzazione 2011/2012.
“Per quanto riguarda i diversi mercati di collocamento, – dichiara Alessandro Fornari (nella foto), Direttore del Consorzio Kiwi Gold – la parte del leone spetta al ‘vecchio continente’ e, al suo interno, alla Germania che assorbe oltre il 45% della produzione italiana totale di kiwi giallo, ma i tassi di crescita più significativi della domanda si registrano nei mercati lontani, in particolare in quelli asiatici. In questi Paesi infatti – prosegue Fornari – si riscontra una abitudine già consolidata al consumo di questo frutto anche in virtù della diffusa coltivazione di altre varietà di kiwi giallo che, però, presentano tutte una scarsissima serbevolezza dopo la raccolta”.
Questa caratteristica della produzione locale unita al vero e proprio boom economico che sta vivendo quell’area favorisce l’export del prodotto italiano che presenta eccezionali standard organolettici e nutrizionali legati, tra l’altro, all’ottima fragranza e consistenza della polpa, all’elevato grado zuccherino e all’alto contenuto di vitamine.