In Grecia la produzione 2015-16 di kiwi è ormai alle porte. Per la campagna in corso le stime parlano di produzione in lieve aumento, non grazie ad un miglioramento delle rese ma per l’entrata in produzione di nuovi impianti. In generale i produttori ellenici – sebbene concordi nel confermare tale aumento – non si sbilanciano ancora con dati più puntuali.

Solo Zisis Manosis, direttore del gruppo di produttori di Zeus nella regione di Pieria, ha dichiarato a una testata locale di attendersi un incremento nell’ordine del 15% per la produzione della zona. In ogni caso, la Federazione dei Produttori, Esportatori e Distributori di Ortofrutta greci (Incofruit-Hellas) ha raccomandato agli operatori di rispettare il calendario di raccolta e i requisiti minimi per l’esportazione al fine di salvaguardare l’immagine del prodotto locale sui mercati esteri. In tal senso i produttori devono rispettare una serie di limitazioni volte ad assicurare un livello minimo di almeno 6,2 gradi brix o una media pari o superiore al 15% di sostanza secca. In questo modo, una volta arrivato sugli scaffali dei supermercati, il prodotto proposto dovrebbe raggiungere i 9,5 gradi brix. Per realizzare tale proposito, il consiglio della Federazione è di non iniziare la raccolta dei kiwi prima del 20 ottobre prossimo, anche se per le varietà precoci la campagna è già in fase di partenza. Per ulteriori approfondimenti e dettagli in merito alla campagna dei kiwi nell’Emisfero settentrionale e su tanto altro riguardo il comparto, Manosis rimanda – tramite il sito grecoagrotypos.gr – all’appuntamento con il 34° Congresso Internazionale di Kiwi IKO a Katerini, in programma dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi con  e di cui Zeus è anche organizzatore. (c.b.)