KILOMETRO VERDE: RADDOPPIO DELLA PRODUZIONE E JOINT VENTURE CON LA GDO

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Giuseppe Battagliola (nella foto), proprietario di Kilometro Verde di Verolanuova (Brescia) vuole vendere a prezzi relativamente bassi l’insalata coltivata con coltura idroponica,  fuori suolo, con  risparmio d’acqua.

La sua azienda è stata definita ‘la più grande vertical farm d’Europa’. Come riporta il Corriere Economia, e come riprende Freshcutnews, Battagliola la presiede e ne è azionista di maggioranza (con il 69,7%, il 30,3% è di Ismea). L’azienda (30 dipendenti, con agronomi e ingegneri) è entrata lo scorso maggio nel programma Elite di Borsa Italiana, il percorso per l’accesso delle piccole e medie imprese al mercato dei capitali, e punta in alto: raddoppio della produzione entro la fine del 2025. “Quest’anno prevediamo di chiudere con ricavi a 6,5 milioni – spiega Battagliola -. L’obiettivo è raggiungere nel 2025 un fatturato a prezzi costanti di 16-18 milioni e il pareggio di bilancio, con un margine operativo lordo del 30-33%”.

Dice ancora Battagliola: “La tecnologia e l’innovazione sono importanti, ma devono essere in funzione del prodotto e dei bisogni del consumatore, non per una produzione di nicchia. Noi seguiamo questa strada con la bandiera italiana”.

Lo stabilimento di Verolanuova sarà presto ampliato con una seconda sala di produzione prevista a partire in ottobre. “Porterà all’incremento di fatturato con un prezzo del prodotto accessibile”, spiega l’imprenditore nella sua intervista. Ma i piani di sviluppo di Kilometro Verde sono ancora più ambiziosi: “Vogliamo realizzare altre vertical farm, almeno due: una in Europa entro la seconda metà del 2025 e una negli Emirati Arabi o negli Stati Uniti nel 2026-27”, rivela il patron. Da qui l’ingresso in Elite, che prelude all’apertura al mercato dei capitali. “Valuteremo, più avanti, anche il debutto in Borsa, ma solo quando potremo confermare con i numeri la produzione”, dice al Corriere Economia.

Per il futuro Battagliola sta valutando di coinvolgere anche la grande distribuzione nell’azionariato. “Abbiamo due progetti Il primo è una joint venture con una grossa catena distributiva o, in generale, un socio sinergico, abbiamo già contatti. Il secondo è il consolidamento della società”, rivela Battagliola.

“Negli ultimi sette mesi i nostri dati sono stati buoni: il 20% dei clienti ha riacquistato l’insalata ogni 15 giorni e il 40% ogni mese”, conclude l’imprenditore sul Corriere Economia.

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