In Kenya le autorità hanno tolto le licenze a 66 esportatori di prodotti freschi per il mancato rispetto delle procedure di esportazione e per la presenza di sostanze chimiche vietate e quindi aver infranto le regole in vigore. Il Paese sottopone gli esportatori a determinate regole: dichiarazione del luogo di produzione, controlli degli impianti di stoccaggio e di confezionamento.
Inltre è obbligatorio rispettare le normative dei Paesi stranieri. Vengono eseguiti controlli una volta a trimestre. I 66 esportatori intercettati invece non hanno fornito prove a sostegno del rispetto delle procedure. Alcuni avrebbero commercializzato prodotti contenenti sostanze chimiche cancerogene (dimetoato, organofosfati) vietate in Europa. All’inizio di quest’anno l’Unione europea ha abbassato i suoi standard sui livelli massimi di residui. Centinaia di produttori non hanno rispettato tali norme e non sono stati in grado di accedere ai mercati di esportazione. Tra l’anno scorso e il mese di luglio, il numero di esportatori autorizzati a trattare prodotti freschi è passato da 200 a 134.