KAKI: CON L’ARRIVO DEL PRODOTTO SPAGNOLO PREZZI IN DISCESA IN ITALIA

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Con l’arrivo dei kaki dalla Spagna si sta assistendo negli ultimi giorni a una progressiva discesa dei prezzi del prodotto italiano. A sottolinearlo a Corriere Cesena è Mario Tamanti, direttore di Apofruit. "In questa fase il prodotto spagnolo detta le regole – ammette Tamanti. che  sottolinea come il frutto rappresenti una discreta fonte di reddito con ottime potenzialità.

Quella del kako si sta rivelando una produzione importante anche per Agrintesa, che quest’anno commercializzerà circa 55 mila quintali di prodotto di cui 12 mila della varietà Rojo Brillante. e 43 mila della tipologia Loto di Romagna. Cristian Moretti, vicedirettore di Agrintesa, afferma tuttavia che quest’anno la produzione sarà in calo del 15-20% a causa delle forti gelate. Al momento circa  sono stati effettuati circa tre quarti del raccolto.

La Romagna è una delle aree dove si concentra la maggior parte della produzione di kaki; le altre zone vocate sono l’Emilia e la Campania. Dal punto di vista agronomico la pianta è molto esigente: serve qualche intervento di potatura in fase d’allevamento e modesti apporti di concimi minerali. La produzione per ettaro si attesta attorno ai 400 quintali. Un limite attuale nella vendita è rappresentato dalla mancanza d’informazioni nutritive sul prodotto che le confezioni riportano. Il kako è il frutto con la più alta percentuale di parte edibile. Ben il 97% del frutto può essere mangiato; contiene 237 micro grammi di vitamina A ogni 100 grammi di prodotto: solo l’albicocca, con 360, ne ha di più. Inoltre ha 2,8 grammi di fibra e 16 grammi di glucidi solubili.  (Fonte: Corriere di Cesena)

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