Torna a marciare come nell’era pre Covid il gruppo Rago, specializzato nella produzione e commercializzazione di prodotti di I e IV gamma coltivati nella Piana del Sele in Campania.
“Nel 2021 abbiamo avuto un deciso incremento delle vendite rispetto al 2020 e siamo tornati ai volumi commercializzati nel 2019”. A riferirlo è Rosario Rago (nella foto), presidente dell’impresa di Battipaglia, che spiega come il 2020 sia stato un anno che ha segnato perdite tra l’8 e il 9%. Cali completamente riassorbiti nell’anno appena concluso: “La crisi del 2020 è stata pienamente superata”, aggiunge l’imprenditore campano, che però ricorda come anche nel 2021 non siano mancate le difficoltà. “Il problema principale, tuttora presente, è stato l’ormai noto aumento dei costi delle materie prime, che hanno influenzato notevolmente anche i trasporti e i packaging. Auspichiamo che si trovi il modo di fermare i continui rincari. La speranza è che sia creata una bolla destinata ad esplodere e scomparire con un ritorno più o meno alla normalità. Ora è fondamentale che tutto il settore della IV gamma abbia la forza di risollevarsi e ripartire mettendosi alle spalle le problematiche delle ultime stagioni”.
Sul fronte dell’innovazione, dopo il periodo di crisi, è stato assai complesso proseguire sul trend degli anni precedenti. “Tuttavia il nostro gruppo – osserva Rago – nel 2020 siamo stati una delle prime realtà a proporre un’innovativa vertical farm in produzione”. Anche sul fronte dei prodotti l’azienda non si è fermata e nel 2021 ha creato un nuovo prodotto, il basilico in piantina, coltivato in vertical farm, a residuo zero e con il massimo risparmio idrico, e proposta in un contenitore green riciclabile a strappo. “La risposta della GDO è stata ottima. Le richieste sono in netto aumento”. Su questo prodotto ci saranno in futuro ulteriori novità: “Stiamo testando per esempio il basilico al limone, e il basilico rosso, varianti che presenteremo nel corso di quest’anno”.
Il boom delle baby leaf
Sull’evoluzione del settore Rago sottolinea come il comparto stia vivendo una trasformazione nei gusti del consumatore: “Se da una parte le insalate adulte stiano registrando dei cali nelle vendite (l’unica che cresce è l’iceberg), dall’altra stanno riscuotendo un crescente successo i mix di baby leaf, spinte dalle stesse catene distributive”, afferma l’imprenditore campano. “Le confezioni miste di scarole per esempio vengono gradualmente sostituite nelle preferenze dalla misticanza. Questo passaggio è dovuto principalmente al fatto che le baby leaf sono più attrattive, e di conseguenza i consumi di questi prodotti sono più alti. Reputo che questo cambio di tendenza rimarrà nel tempo. Difficilmente si tornerà al passato con grandi consumi delle adulte”. A soffrire ancora invece sono le ciotole, “penalizzate dal lockdown e dallo smart working. Speriamo che una volta superata l’emergenza Covid le ciotole, prodotto ad alto valore, possano tornare a correre”.
Il piano di ampliamento
L’azienda Rago nel frattempo prosegue il suo piano di sviluppo, che prevede un investimento di 5 milioni di euro che porterà un importante ampliamento dello stabilimento dedicato alla IV gamma con nuove linee ed un’espansione dell’azienda, con un allargamento delle produzioni agricole e industriali per far fronte all’aumento degli ordini. Entro settembre di quest’anno l’ampliamento verrà concluso. Oggi l’azienda produce fino a 200mila buste al giorno. Una volta finiti i lavori l’impresa sarà in grado di preparare fino a 300mila confezioni giornaliere.
Emanuele Zanini
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