IV GAMMA, BELLINA: “SETTORE IN UN VICOLO CIECO”. E IL VERTICAL FARMING…

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“Siamo al vicolo cieco della IV gamma. La situazione non è mai stata così drammatica. In ballo c’è la sussistenza stessa di un intero settore”.

La denuncia di Santo Bellina (nella foto), presidente dell’OP La Maggiolina e tra i padri fondatori del settore di IV Gamma in Italia, non lascia spazio a fraintendimenti.

Appronfondiamo la sua lettura dello scenario di mercato attuale in un’intervista esclusiva per Fresh Cut News in cui commenta la complicatissima congiuntura di mercato in cui si è venuto a trovare il settore dopo due anni di pandemia che, già, lo aveva inginocchiato.

Oggi, ad aggiungere ulteriore carico, abbiamo da un lato, l’impennata esponenziale dei costi e dall’altro lo stritolamento del settore che deve passare dalle forche caudine della MDD che gode di quote di mercato nel reparto di IV Gamma che spesso superano abbondantemente il 60%: ciò inizialmente sembrava che avrebbe potuto fare da traino per tutto il settore ma oggi si sta rivelando un autogol per i produttori, con il diktat compulsivo della vendita al prezzo più basso pur di svuotare i magazzini.

“La situazione è drammatica – ribadisce Bellina -. Oggi il costo dell’energia è lievitato così tanto che arriva ad incidere anche fino al 30-40% del prezzo al chilo della IV Gamma. Nonostante questo, proprio oggi ho sentito di una catena che ha chiesto ai suoi fornitori di abbassare ulteriormente i prezzi di listino”.

– Il settore è arrivato ad un vicolo cieco?
“Si. Non si capisce perché per gli altri prodotti del reparto fresco, lo sfuso, ad esempio, vada meglio. Persino le zucchine, che sono uno dei prodotti che subisce maggiormente la volatilità dei prezzi del mercato, non stanno andando male”.


– Qual è la soluzione? Guardare a nuovi orizzonti, ad esempio quello finanziario come sta facendo il vertical farming?
“Se lo vuol sapere, io non investirei in questo settore. Molti di questi prodotti che sono approdati sul mercato, in pochi mesi sono stati già ritirati. Forse solo uno o due supermercati ancora li vendono. Per gli altri il test commerciale non ha avuto l’esito desiderato. È un prodotto che costa troppo. Chi lo ha provato, dopo tre mesi lo ha tolto dai banchi frigo. Se dovessi fare un investimento adesso, piuttosto, lo farei in terreni”.

– Lo ha fatto?
“Ho comprato 50-100 ettari e vado avanti con la IV Gamma ma anche con la I Gamma evoluta di baby leaf che all’estero ci fa fatturare 40 milioni di euro di cui il 90% in bio” .

– Cosa fare per affrontare questa buriana?
“Bisogna resistere, resistere, resistere! Aspettare che passi. Chi resterà sul mercato poi ripartirà”.

– Non pensa mai a riconvertire almeno parte delle sue produzioni di baby leaf?
“Guardi, io ho 150 ettari di terreni tra Nord e Sud; non ho mai pensato di piantare cereali perché ho fatto sempre IV Gamma, e sempre la farò, ma non escludo che potrei iniziare a pensarci”.

Mariangela Latella

(fonte: FreshCutNews.it)

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