La filiera della IV Gamma conta in Italia più di 30.000 di posti di lavoro, ed è un settore innovativo dell’agroalimentare. La crisi energetica ed economica hanno cambiato la percezione di questo comparto colpendo fortemente il processo produttivo, che vede al suo interno il necessario utilizzo di macchinari ad alta tecnologia.
Anche BellaFresca, brand dell’azienda Agricola Reitana – Agricor, realtà sita nel territorio di Acireale (Catania), si è confrontata a partire dalla pandemia, come tutto il comparto IV Gamma, con un forte cambiamento di mercato.
Luciano Privitera di Bella Fresca, il primo a portare le insalate siciliane imbustate a scaffale dai primi anni Duemila, sottolinea come “il momento che stiamo vivendo è estremamente difficile, e genera ansia e difficoltà sia nei produttori che nei consumatori”.
“Noi vendiamo nella GDO siciliana – aggiunge – perciò possiamo fare una valutazione solo per l’Isola. Siamo cresciuti perché a Km zero, con una offerta stagionale e rispettosa dell’ambiente, ma attualmente i forti rincari influenzano le aziende e il consumatore finale, che nell’80% dei casi non compra a causa della crisi che riduce il potere d’acquisto e solo nel 20% dei casi perché sceglie prodotti alternativi. La nostra azienda ha in serbo progetti di innovazione, ma siamo consapevoli che solo un ridimensionamento dei costi può far cambiare il processo di acquisto”.
Una rimodulazione dei costi energetici, l’innovazione e un’educazione alimentare rivolta alla sostenibilità, in quanto la IV Gamma è un’ottima alleata contro lo spreco alimentare ed idrico, possono essere le vie di ripresa per questo comparto dell’ortofrutta.
Elvira Cicciari
(fonte: Freshcutnews.it)
