IV GAMMA, ALTAMURA: “LA GDO ESTERA RICONOSCE L’AUMENTO DEI COSTI DEI FORNITORI”

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Tra gli esportatori di IV Gamma il problema dell’incremento dei costi delle materie prime è molto sentito.
A causa dei problemi logistici in alcuni mercati esteri (esempio: in UK mancano decine di migliaia di autisti), i buyer europei hanno tuttavia iniziato a riconoscere alcuni aumenti ai fornitori, quanto meno sui prezzi sul gasolio, considerato che i trasporti sono a carico del fornitore.
È quanto spiega Alfonso Altamura (nella foto), presidente dell’omonima OP della Piana del Sele, il quale è all’opera per cercare di fare riconoscere, prima del rinnovo dei contratti per la campagna estiva, previsto in aprile, anche l’aumento dei costi energetici, mediamente individuato intorno al 44%.
Altamura afferma che la GDO europea si dimostra sensibile ai problemi dei fornitori, per cui confida in un ulteriore adeguamento dei prezzi. Precisa comunque che la OP che porta il suo nome si è dotata di un impianto fotovoltaico da 600 kW che soddisfa il 50% del fabbisogno energetico.
La OP esporta il 90 % della produzione in quasi tutta Europa, con le uniche eccezioni di Portogallo, Spagna e Grecia dove però qualche carico è stato spedito.
“Ogni mercato di export ha una storia a sé – precisa Alfonso Altamura -. Se i nostri clienti inglesi hanno risposto già l’anno scorso alle richieste di adeguamento dei listini ai maggiori costi, dagli olandesi il feedback è arrivato adesso, a gennaio, ma non poteva non arrivare data la policy delle catene estere”.
Dal 28 dicembre a questi giorni il costo del gasolio in Italia ha subìto un’impennata di 8-10 centesimi. Per OP Altamura ciò si è tradotto in 20 mila euro in più al mese di costi logistici che si aggiungono ai 40 mila pre-esistenti agli aumenti.
La volata dei costi ha peraltro un impatto anche sulle attività in campo. “A causa dei maggiori costi – sottolinea Altamura – dobbiamo ottimizzare le spese di gestione in campo per cui interveniamo con i trattamenti solo in caso di fitopatologie già manifestate e abbiamo dovuto eliminare i trattamenti preventivi che prima erano una prassi. Ovviamente questo modo di operare fa aumentare l’alea del rischio agricolo ma, almeno sul fronte climatico, quest’inverno non è particolarmente problematico”.
Sul fronte dei consumi, Altamura precisa: “Se fino a Natale siamo andati bene, nei primi 12 giorni di gennaio abbiamo registrato una flessione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021 ma confidiamo in una ripresa già da febbraio”.
Mariangela Latella
(fonte: Freshcutnews.it)

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