ISMEA, A FINE GIUGNO INTENSIFICATA LA RACCOLTA DI ORTAGGI

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Nell’ultima settimana di giugno si sono andate ad intensificare le operazioni di raccolta di tutte le ortive di stagione nei diversi areali produttivi della penisola, con l’aumento dei quantitativi immessi nel circuito commerciale le quotazioni medie di angurie, meloni, fagiolini, pomodori, peperoni e melanzane hanno registrato un fisiologico arretramento.

In controtendenza i prezzi medi all’origine di lattughe e patate novelle, risultati in ripresa per una diminuzione dell’offerta verificatasi in alcune zone. Lo comunica l’Ismea.

Ortaggi a foglia: prosegue l’andamento positivo delle quotazioni medie delle lattughe Cappuccia e Gentile scambiate a Rovigo; l’offerta scarseggia a causa delle avverse condizioni climatiche (piogge intense e grandinate che hanno colpito alcune zone). Sulla piazza di Latina listini in lieve flessione per la sola tipologia Romana, prezzi stabili per tutte le altre insalate. Quotazioni in calo anche per il radicchio Tondo primaverile di origine rodigina per una diminuzione di interesse da parte della domanda, ormai più orientata verso altre ortive di stagione.
 
Carote: iniziata la campagna di commercializzazione delle carote sulla piazza di Avezzano, i primi scambi sono avvenuti sulla base di un prezzo più elevato rispetto a quello d’esordio dello scorso anno. Quotazioni stabili per il prodotto ferrarese e rodigino.
 
Peperoni: nell’ultima rilevazione di giugno si conferma il trend negativo del prezzo all’origine dei peperoni colorati scambiati a Latina e sulle piazze campane. I quantitativi offerti, in costante aumento, vengono comunque agevolmente assorbiti dal mercato, grazie anche ad un profilo qualitativo mediamente più che soddisfacente.
 
Zucchine: situazione di generale stabilità nel mercato delle zucchine, nella maggior parte delle piazze di riferimento i listini non hanno infatti evidenziato variazioni in rapporto alla scorsa settimana grazie ad un sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta. Da segnalare solamente il lieve aumento dei prezzi delle romanesche con fiore scambiate a Latina e l’arretramento delle quotazioni del prodotto di provenienza pugliese, da ascrivere ad un aumento delle disponibilità.
 
Fagiolini: in gran parte delle piazze monitorate i listini dei fagiolini Boby hanno registrato un ulteriore arretramento; all’origine di questo andamento negativo vi è il continuo aumento dei volumi immessi nel circuito commerciale. Tengono solamente le quotazioni medie del prodotto di origine veronese e salernitana, mentre a Rovigo un’offerta stabile a fronte di una domanda particolarmente attiva ha determinato un leggero rialzo dei prezzi.
 
Meloni e Cocomeri: la produzione siciliana e pugliese di cocomeri sta progressivamente aumentando e di conseguenza le quotazioni medie di questo prodotto hanno subito un leggero assestamento al ribasso. Per lo stesso motivo (ma in maniera più evidente) calano anche i listini dei meloni in tutti gli areali produttivi nazionali, prezzi confermati solamente per il retato di origine laziale.
 
Melanzane: nelle diverse piazze monitorate il mercato delle melanzane è stato caratterizzato da andamenti differenti. A Salerno, una incremento della richiesta al consumo ha determinato un rialzo dei listini, di contro, quotazioni medie in fisiologico calo negli areali vocati della Puglia a causa di un aumento delle disponibilità. Per concludere, prezzi invariati a Napoli, grazie ad un sostanziale equilibrio tra domanda ed offerta.
 
Pomodori: il mese di giugno termina con una nuova flessione del prezzo medio all’origine dei pomodori. Come per gli altri ortaggi estivi il clima favorevole ha agevolato la maturazione dei frutti, con conseguente aumento della produzione. Prime quotazioni per il Ciliegino laziale e per il tipo Tondo liscio di provenienza romagnola, iniziata la campagna di commercializzazione sulla piazza di Catanzaro.
 
Patate novelle: in Puglia le quotazioni delle patate novelle hanno ripreso ad aumentare grazie ad una domanda interessata unitamente ad una riduzione dell’offerta, verosimilmente determinata dalla conclusione della commercializzazione del prodotto di origine siciliana. In questa fase della campagna la qualità merceologica risulta in progressivo miglioramento. Prezzi confermati a Rovigo e negli areali di coltivazione campani.

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