INTESA AUTOGRILL – EATALY: IL MADE IN ITALY SOSTA IN AUTOSTRADA

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Nel segno del made in Italy, della ristorazione e della gastronomia di qualità. Sono queste tre “parole d’ordine” il collante dell’accordo tra Autogrill, società leader nei servizi di ristorazione per chi viaggia, con marchi di proprietà e in licenza tra i più importanti a livello internazionale, ed Eataly, l’azienda fondata da Oscar Farinetti, icona del food italiano conosciuta in tutto il mondo.
Per la prima volta insieme, le due aziende hanno deciso di intraprendere un percorso di collaborazione commerciale che, sulla carta, potrebbe avere ulteriori sviluppi. Anche fuori dai confini nazionali. “Magari negli Usa, sono sicuro che sarebbe un successo”, ipotizza Farinetti. Intanto, il primo “mattoncino” è stato cementificato nell’area di servizio di Secchia Ovest, ad un passo da Modena sull’autostrada A1, gestita da Autogrill. Qui lavorano circa 150 collaboratori e, nei periodi di picco, la struttura può raggiungere 80 addetti presenti per turno.
Si tratta di un’operazione che sintetizza al meglio la nuova strategia imprenditoriale della società guidata dall’ad Gianmario Tondato da Ruos. Strategia che trova la sua massima espressione nel concept del Bistrot, presente nei più importanti aeroporti e stazioni del mondo, e da un paio di mesi anche in autostrada con il primo punto di ristoro realizzato nell’area di sosta di Arda, nel Comune di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza).
Il passo successivo è l’accordo con Farinetti, illustrato in anteprima ieri da Tondato da Ruos insieme al fondatore di Eataly, presso la rinnovata area di servizio. Una presentazione inedita, con un video-intervista a due in stile “Le Iene”.
“L’idea della collaborazione è nata tre anni fa – ricorda l’ad di Autogrill -, quando abbiamo proposto a Farinetti la location di Secchia, e lui ha dimostrato subito grande entusiasmo sposando l’iniziativa. Non è stato difficile trovare un accordo perché le due aziende hanno molti valori in comune. Sono complementari. Noi ci mettiamo il posto, loro il marchio e la propria offerta di prodotti enogastronomici. Però, ci tengo a precisare che con Eataly abbiamo portato avanti lo stesso percorso realizzato con altri brand con cui oggi abbiamo una partnership, vedi Starbucks”.
In sostanza, l’esperimento di Secchia Ovest è in franchising. Anche se qualche concessione Autogrill l’ha dovuta fare a Farinetti: “A Tondato da Ruos abbiamo chiesto tante cose – spiega il fondatore di Eataly -, tra cui niente vendita di gratta e vinci e Coca-Cola: significa milioni di euro e meno ricavi. Ci hanno messo un po’ ma alla fine hanno accettato, e sono stati coraggiosi”. L’ad di Autogrill replica facendo spallucce: “Tutto sommato – dice – non è stata una scelta così dolorosa”.
Mentre sul’ipotesi di allargare l’intesa anche in altre parti del Paese, o addirittura oltre confine come ipotizza Farinetti, Tondato da Ruos non si sbilancia: “Intanto, vediamo quali sono i risultati di questo nuovo punto vendita. Un bilancio si può fare dopo 6-8 mesi, poi capiremo se ci sono le condizioni per allargare il business altrove”. Le previsioni parlano di circa 1 milione e 300 mila clienti nei prossimi 12 mesi.

 

Nella foto Gianmario Tondato da Ruos (a sinistra) a.d. di Autogrill e Oscar Farinetti fondatore di Eataly

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