INTERVISTA AL MINISTRO LOLLOBRIGIDA: “AL LAVORO PER DIFENDERE IL SETTORE DAL CARO ENERGIA”

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Stiamo lavorando per definire una strategia per il settore, quella forse mancata in questi anni per il settore. L’agricoltura é la risorsa principale della nostra nazione, va rimessa al centro del dibattito e crediamo di esserci riusciti già dai primi giorni. Il fatto di essere oggi in uno dei luoghi diventati simbolo della filiera agricola vuole sottolineare quanto il governo tenga a questo comparto”.

Così si presenta alla stampa il neoministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida (nella foto), facendo il suo ingresso al CAR, Centro Agroalimentare Roma, per la celebrazione dei venti anni del mercato agroalimentare all’ingrosso e calcando un pavimento già familiare, in quanto, come ricordato ai presenti dallo stesso ministro, “venni qui venti anni fa il giorno dell’inaugurazione nella veste di consigliere provinciale”.

In tempi di congiuntura negativa per il settore agricolo e l’ortofrutta in particolare, a causa del caro energia e del boom in generale dei costi produttivi, complici di un’inflazione in piena corsa, abbiamo chiesto al ministro cosa intende fare per sostenere il comparto ortofrutticolo che sconta più di altri l’impennata dei costi energetici.

Il ministro ha volentieri risposto alla domanda del Corriere Ortofrutticolo, sottolineando che “i 150 milioni per i mercati e la logistica dei mercati sarà un’ implementazione delle loro risorse e questo è un primo fattore. Sul caro energia, in queste ore stiamo ragionando per andare incontro a tutti e, ovviamente, anche per lo sviluppo di hub strategici come questo”.

Al ministro abbiamo anche chiesto come sostenere i consumi vista l’inflazione galoppante.

“Ci stiamo lavorando – ci ha risposto -, cercando di abbattere per quanto possibile i costi di produzione e quindi i prezzi di mercato. Bisogna aiutare gli agricoltori a produrre a costi più bassi rispetto a quelli che devono affrontare con il caro energia e su questo sta lavorando il presidente Meloni e tutto il governo. E poi bisogna lavorare anche in Europa perché le normative promosse non inficino in termini negativi sui costi di produzione”.

“Sull’inflazione – ha aggiunto il ministro – bisogna intervenire anche con la sorveglianza, per colpire qualsiasi fenomeno speculativo. Il consumatore ha diritto a prodotti di qualità e a costi accettabili”.

Il ministro Lollobrigida è anche tornato sulle polemiche seguite al nuovo nome del ministero e a quella parola Sovranità che ha sollevato alcune critiche. “Sì, c’è stata qualche polemica da parte di chi ha studiato poco e tanto interesse, invece, da chi conosce cosa significa questa parola – ha osservato il ministro -. Questo termine significa difendere qualità, dei prodotti e del lavoro, mettendo al centro chi produce davvero, l’imprenditore agricolo, il pastore, l’allevatore che devono essere considerati i primi soggetti di interesse, ogni popolo ha diritto a stabilire un sistema produttivo che gli garantisca qualità. Bisogna mangiare, la globalizzazione esasperata ritiene che non è importante dove e come si produce e cosa si mangia, invece noi riteniamo che difendere il prodotto italiano significa garantire qualità. E’ il contrario dell’autarchia perché riteniamo che l’Italia possa esportare di più, bisogna produrre, garantire una normativa che mette al centro la qualità e non la quantità e le produzioni a tutti i costi e questo ci rende competitivi. Questo l’obiettivo che ci poniamo e l’abbiamo voluto mettere nel nome. In Francia esiste da tanti anni un ministero che si chiama così, crediamo che l’Italia non si debba rifare a nessuno, si debba rifare alla propria cultura e tradizione, ma in questo caso abbiamo voluto riprendere quel nome perché i francesi nella difesa dei prodotti agricoli sono stati un’eccellenza”.

Cristina Latessa

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