INTERPOMA 2016 ACCENDERÀ I RIFLETTORI SUL CONSUMATORE DI MELE

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Kurt Werth, organizzatore del congresso “La Mela nel Mondo” ha fornito alcune anticipazioni dei temi che saranno trattati a Interpoma 2016: “Stiamo già lavorando – ha detto – per predisporre gli argomenti del congresso per la prossima edizione di Interpoma.

Uno dei temi centrali sarà senz’altro il consumatore. In altri termini, vogliamo capire come si orienta il consumatore quando acquista delle mele. Poi, altri temi sui quali ci stiamo concentrando sono quelli della ricerca scientifica, delle nuove tendenze nel consumo delle mele e della sostenibilità”. L’appuntamento con Interpoma 2016 – fiera internazionale dedicata alla coltivazione, conservazione e commercializzazione della mela, è dunque a Bolzano (Alto Adige) dal 24 al 26 novembre.

Intanto dando uno sguardo ai mercati e alla cifre del settore si delinea una situazione che vedrà quest’anno la produzione di mele calare del 5% a livello di UE rispetto al 2014. La qualità, date le condizioni climatiche favorevoli e il calibro dei frutti, è alta, in linea con le previsioni di inizio campagna. In termini quantitativi, sempre in ambito UE sono previste 11.974.000 tonnellate, rispetto alle 12.568.000 tonnellate dello scorso anno.

Questi sono alcuni dei dati emersi il 6 agosto scorso a Merano in occasione dell’edizione 2015 di Prognosfruit, l’annuale conferenza itinerante organizzata da WAPA, “World Apple and Pear Association” per presentare le stime di produzione di mele e pere. Numeri incoraggianti per il comparto, quindi, che fanno presagire una stagione commerciale più equilibrata in vista della prossima edizione di Interpoma, l’unico appuntamento al mondo dedicato esclusivamente al settore della mela che è in programma dal 24 al 26 novembre 2016 nel quartiere fieristico di Bolzano. Più nel dettaglio, per quanto riguarda i maggiori paesi produttori, le previsioni 2015 della Polonia sono analoghe a quelle dello scorso anno (3.750.000 tonnellate), mentre l’Italia si presenta perfettamente in media con un – 5% (2.328.000 tonnellate anziché le 2.456.000 tonnellate del 2014). Importante inversione di tendenza invece in Francia, dove rispetto alle 1.444.000 tonnellate dello scorso anno sono attese 1.594.000 tonnellate, con un incremento del 10% rispetto al 2014 e del 14% sull’ultimo triennio. Uno dei cali più sensibili lo registra la Germania, che quest’anno prevede di raccogliere 885 tonnellate di mele, ovvero il 21% in meno rispetto al 2014, quando la produzione si era attestata su 1.116 tonnellate. Un forte ridimensionamento è pure previsto per l’Ungheria, dove il decremento di produzione è addirittura stimato al 33%, (618.000 tonnellate rispetto alle 920.000 tonnellate del 2014).

A livello varietale, sempre in ambito UE, si registra una flessione delle Golden Delicious (che restano comunque di gran lunga le più coltivate) con un – 5% (ovvero 2.546.0000 tonnellate), praticamente invariate le Gala (1.331.000 tonnellate), in flessione le Idared (1.111.000 previste nel 2015), in calo pure le Red Delicious (- 5%). Al di fuori della UE, rimanendo comunque nell’emisfero settentrionale, le previsioni di produzione assegnano un +4% alla Russia, un +7,5% alla Cina e un + 16% all’Ucraina, mentre sono dati in flessione Stati Uniti (- 4%), Svizzera (- 4%) e Canada (- 26%).

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