INTERPERA: PREVISTA PRODUZIONE IN CALO IN EUROPA PER IL MALTEMPO

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Interpera, il congresso internazionale sulle pere, tenutosi quest’anno in Portogallo il 26 e 27 giugno, ha visto il maggior numero di partecipanti degli ultimi 10 anni. Circa 200 produttori, ricercatori, aziende nazionali e internazionali del settore si sono riuniti nella regione dell’Oeste, culla della produzione di pere Rocha, per discutere le sfide e le opportunità della produzione di pere, in una rara opportunità di fare rete e scambiare esperienze commerciali multiculturali.

Oltre alla numerosa partecipazione portoghese, era presente una nutrita delegazione straniera, con 9 Paesi rappresentati: Spagna, Francia, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Italia, Svizzera, Argentina e Stati Uniti.

Il Ministro portoghese dell’Agricoltura e della Pesca, José Manuel Fernandes, ha onorato l’evento con la sua presenza, chiudendolo con un messaggio che invita tutti i professionisti a lavorare insieme per affrontare le sfide del settore, sottolineando la necessità di promuovere e difendere la pera Rocha, che rappresenta il territorio portoghese.

Fernandes ha dichiarato che “dopo una campagna difficile nel 2023, dovuta principalmente ai cambiamenti climatici che hanno colpito le produzioni europee, è essenziale investire nella ricerca per combattere i parassiti, affrontare le condizioni climatiche estreme e migliorare l’organizzazione commerciale del settore”.

Nel corso delle due giornate, sono state discusse le altre sfide e opportunità che influenzano il settore: Regolamenti europei, uso dell’acqua, salute del suolo, marketing, il frutteto del futuro, malattie e parassiti.

Produzione prevista in calo a causa del clima instabile

Interpera ha anche analizzato la campagna passata e ha rivelato i primi dati e le prime tendenze per la raccolta delle pere 2024 in Europa, con una chiara battuta d’arresto per la prossima stagione produttiva a causa delle condizioni climatiche instabili:

Il Belgio prevede un calo di quasi il 30%. Il totale della Spagna probabilmente diminuirà del 25% a causa degli effetti dello stress idrico subito dagli alberi durante l’ultima campagna. Anche nei Paesi Bassi si prevede un calo del raccolto. Portogallo, Francia e Italia stanno recuperando la produzione, ma non raggiungono il loro pieno potenziale.

Il Portogallo è uno dei principali produttori europei di pere. La varietà Rocha, simbolo della regione dell’Oeste, genera un fatturato annuo da esportazione di circa 85 milioni di euro, a testimonianza della crescente domanda internazionale di Pera Rocha. Nel 2022/2023, la Pera Rocha nazionale è stata esportata in 20 Paesi, con tre destinazioni principali che occupano il podio: Europa (50%), Marocco (20%) e Brasile (20%).

Infine, l’ANP e l’AREFLH, co-organizzatori dell’evento di quest’anno, hanno giudicato l’evento di grande successo e, in base al feedback dei partecipanti, hanno concordato nel definirlo come una “combinazione di professionalità e caloroso affiatamento, che consente di creare fruttuosi contatti d’affari”.

Entrambe le organizzazioni sperano di rivedere tutti i partecipanti per la prossima edizione, la cui sede sarà rivelata nei prossimi mesi agli iscritti alla newsletter e su www.interpera.org.

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