INFOMERCATI-BMTI, PADOVA E VERONA NON CI STANNO

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L’assemblea del 15 ottobre a Roma di Infomercati (leggi news) è stata caratterizzata da un documento presentato unitariamente dai mercati di Verona (Veronamercato) e Padova (Maap) a sostegno della chiusura di una esperienza, appunto quella del Consorzio Infomercati, giudicata estremamente negativa a livello gestionale ed economico.

Il ‘buco’ che i 33 soci sono chiamati a ripianare è infatti di un milione 292 mila euro a cui vanno aggiunti i 170 mila euro della gestione 2012. Il documento dei veneti, firmato dal presidente di Verona Erminia Perbellini e dall’a.d. di Padova, Giancarlo Daniele (entrambi nella foto), è stato letto in assemblea dal direttore del Maap Francesco Cera.

Ne pubblichiamo il testo integrale: "Maap e Verona Mercato intendono nuovamente sottoporre all’attenzione dell’assemblea di Infomercati le proprie contestazioni in ordine alla gestione commissariale del Consorzio, laddove quest’ultima ha intrapreso la strada della ricostituzione degli organi sociali pur in presenza della ferma contrarietà in tal senso espressa da parte di tutti i mercati consorziati, ad eccezione di Roma e Milano.

1) Si evidenzia, in primo luogo, che la ricostituzione degli organi sociali del Consorzio è avvenuta durante l’ultima Assemblea del 19 luglio 2012 con il voto determinante di BMTI S.p.c.A. (Borsa Merci Telematica Italiana), già presente con una quota del 47% del valore del fondo consortile. Nel corso della suddetta assemblea, pur a fronte di specifica richiesta, non sono state precisate le modalità di tale ingresso, in relazione al quale non è stata addotta alcuna specifica determinazione. In particolare, non risulta richiamata alcuna precedente determinazione del Commissario straordinario tale da escludere l’ordinaria competenza dell’Assemblea ai sensi dell’art. 11, lettera h, laddove stabilisce che “l’Assemblea delibera sull’ammissione dei nuovi consorziati, sulle richieste di recesso e sulle conseguenti modifiche delle quote consortili e l’aumento del fondo consortile ai sensi dell’art. 4 del presente Statuto”. Non è quindi dato di capire per quale ragione l’ammissione di BMTI non sia stata rimessa all’Assemblea dei consorziati, ma sia stata prospettata alla stessa come già consolidata. Si precisa che tale circostanza è stata oggetto di una tempestiva azione giudiziaria intrapresa da Maap davanti al Tribunale di Roma.

2) In secondo luogo, la contrarietà di Maap e Verona Mercato – nonché della quasi totalità dei Mercati consorziati – alla prosecuzione del Consorzio è dovuta al fatto che le perdite maturate da Infomercati non possono e non debbono essere assunte dai mercati consorziati anche per la parte di competenza dei mercati inadempienti all’obbligo legislativo di far parte del Consorzio. La quota di tali mercati deve essere necessariamente assunta dai medesimi ovvero dal Ministero che non ha avviato – né direttamente né tramite i Commissari straordinari dallo stesso nominati – alcuna iniziativa per imporre l’adesione dei mercati inadempienti ovvero per il pagamento da parte di questi ultimi delle somme che sarebbero stati tenuti a corrispondere. Non è quindi accettabile che si perpetui tale inadempienza dei mercati interessati e tale omissione del Consorzio e del Ministero in danno dei mercati consorziati.

La prosecuzione del Consorzio richiede quindi prioritariamente la regolarizzazione della compagine consortile e comunque la corretta attribuzione delle spese pregresse mediante accertamento dell’inadempimento dei Mercati rimasti estranei al Consorzio e risarcimento del relativo danno, costituito per l’appunto dalla mancata corresponsione delle spese in questione oltre che di ogni ulteriore pregiudizio arrecato al Consorzio. Si chiede quindi che Infomercati si astenga da qualsiasi forma di azione di recupero nei confronti del mercati consorziati e attivi immediatamente ogni possibile procedura giudiziaria nei confronti dei mercati non consorziati.

3) In terzo luogo, si richiama l’attenzione ancora una volta sulla sostanziale inutilità e non rimuneratività delle attività cui Infomercati, a seguito della propria “ricostituzione”, intenderebbe dare corso. Tale circostanza richiede una specifica presa d’atto da parte di tutti i soggetti interessati, ivi compresi il Ministero e Infomercati medesimo. Si segnala, sotto tale profilo, come le attività di rilevazione svolte dai Mercati consorziati non possano considerarsi rese a titolo gratuito e le spese a tal fine sostenute debbano essere necessariamente rifuse dal Consorzio, circostanza che rende ancora più insostenibile l’attività del medesimo. Maap e Verona Mercato – conclude il documento – non possono dunque che richiamare gli attuali vertici del Consorzio e con essi tutti i consorziati alla doverosa presa d’atto di quanto sopra esposto e chiedono conseguentemente che venga rimessa in discussione la validità delle delibere assembleari assunte il 19/07/2012 e con essa l’opportunità ed anzi la stessa necessità della prosecuzione del Consorzio".

Sia il presidente Stefano Zani (Milano) che il vice Fabio Massimo Pallottini (Roma) hanno cercato di ricucire sostenendo che quella del passaggio a BMTI è la strada più conveniente. Zani ha fatto alcune precisazioni sui costi attuali di gestione: il cda in carica non percepisce nulla fatta eccezione per i rimborsi spese; è stata chiusa la sede di Milano (stop all’affitto locali); è stato testato un nuovo sistema con disdetta del contratto Cyborg; i servizi saranno gratuiti per i consorziati; l’attività di fornitura dei dati da parte dei mercati è obbligatoria, non gestibile in altro modo; l’ingresso di BMTI consente di abbattere i costi di gestione per il 2012 e di affrontare il 2013 a costo zero.

Resta il problema del ‘buco’ da ripianare, con posizioni molto diversificate tra i mercati aderenti al consorzio. Hanno versato la loro quota Bolzano, Piacenza, San Benedetto, Bergamo, Trieste, Forlì, Rimini, Treviso, Firenze e Cagliari; hanno riconosciuto il debito e sottoscritto il piano di rientro Roma, Torino, Napoli, Parma, Catanzaro, Milano e Bologna; hanno riconosciuto il debito Novara e Vittoria. Per Mercati Associati ci sarà una partita di compensazione; Fedagro Mercati nel prossimo direttivo deciderà che posizione assumere. In settimana dovrebbe venire comunicato il decreto ingiuntivo per 2008 e 2009 nei confronti di Padova, Verona e Fondi.

Per Udine, Siracusa, Genova, Cesena e Catania si vedrà poiché i legali stanno discutendo Ie relative posizioni. Chi avrebbe potuto costituire l’ago della bilancia, il presidente di Mercati Associati Giuseppe Pavan, non ha potuto essere presente per motivi personali. La posizione di Mercati Associati – ha fatto comunque sapere oggi Pavan – è chiara: Infomercati è da chiudere nei modi consentiti dalla legge nel più breve tempo possibile.

 

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