A gennaio del 2013 i beni alimentari segnano un rialzo annuo dei prezzi pari al 3,2%. Si tratta dell’aumento maggiore dal febbraio del 2009 (quando era +3,5%), ovvero da quasi quattro anni. Nel settore dei beni, spiega l’Istat diffondendo i dati provvisori sui prezzi al consumo per gennaio, gli alimentari (incluse le bevande alcoliche) su base mensile rincarano dello 0,8%.
Per quanto riguarda il tasso di crescita tendenziale, l’Istituto evidenzia come il rialzo sia di sei decimi di punto percentuale (3,2%, dal 2,6% del mese precedente). La dinamica congiunturale dei prezzi dei beni alimentari risulta principalmente dovuta all’incremento dei prezzi dei prodotti non lavorati, che salgono dell’1,7% su base mensile e del 4,9% su base annua (in accelerazione dal 3,5% di dicembre).
Anche i prezzi dei prodotti lavorati crescono in termini congiunturali, pure se in misura più contenuta (+0,2%), e mostrano un tasso di incremento annuo stazionario al 2,0%. Nel dettaglio, i vegetali freschi in un solo mese aumentano del 9,5%, che diventa +13,4% su base annua (in forte accelerazione dal 5,9% di dicembre). I prezzi della frutta fresca salgono dello 0,6% rispetto al mese precedente e dell’8,5% a confronto con gennaio 2012 (dal 6,6% di dicembre). In aumento risultano anche i vini (+0,4%, +3,7% tendenziale).