INCENDIO AL CAAR DI RIMINI, DANNI PER ALMENO 400 MILA EURO

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Quattrocentomila euro. E’ la stima provvisoria dei danni stando alla denuncia dei responsabili ai carabinieri, provocati dall’incendio che martedì scorso poco prima di mezzogiorno e mezza è divampato al Caar – Centro Agroalimentare riminese. Le fiamme si sono sviluppate nell’area di carico-scarico dove stazionano i facchini e hanno raggiunto la copertura.

Il rogo è arrivato a minacciare la palazzina centrale dove si trovano alcuni uffici, il bar e altri esercizi commerciali. Le cause sono accidentali: non si esclude che tutto possa essere nato da una sigaretta rimasta accesa. Nessuno è rimasto ferito ma in molti si sono presi un brutto spavento.

Le persone che si trovavano sul posto, tra cui il direttore del Caar Walter Vannucci, hanno afferrato gli estintori presenti in sede e le manichette per circoscrivere le fiamme, nell’attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco. A partire dall’area degli imballaggi, secondo la relazione dei vigili del fuoco, ha preso fuoco la tettoia del Caar formata da travi in legno lamellare e copertura in lamiera e policarbonato. “Spinto” dal vento caldo, l’incendio ha raggiunto anche l’edificio adiacente, sede tra l’altro di uffici, tra cui la dogana. Le squadre dei pompieri hanno avuto il loro da fare fino al tardo pomeriggio, anche se già a partire dalle quindici la situazione era sotto controllo.

L’area di copertura completamente distrutta si aggira attorno ai duecento metri quadrati. La struttura portante ha però retto. La sola zona di carico e scarico è stata dichiarata inagibile, tanto che si è fatto comunque mercato (in un’area non è stato possibile per danni all’impianto elettrico) e si continuerà a farlo con qualche aggiustamento logistico, secondo quanto conferma lo stesso Vannucci. Oltre alle squadre, con più mezzi, dei vigili del fuoco, sul posto, lungo la via Emilia vecchia, sono intervenuti anche i carabinieri. Ed è proprio in caserma che è stata ufficializzata la prima, sommaria, conta dei danni (la struttura è ovviamente assicurata): quattrocentomila euro, appunto. Quindi di nuovo una riunione operativa per permettere l’immediato ritorno al lavoro e non aggravare il bilancio a causa dell’incidente. (Fonte: Corriere Romagna)

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