In Spagna gli ortaggi sono la categoria di prodotti importati che è cresciuta di più da gennaio ad agosto scorsi, con un aumento del 10% in volume e del 16% in valore, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, per un totale di 1,3 milioni di tonnellate e 1.031 milioni di euro, secondo gli ultimi dati, elaborati dalla FEPEX, la cui fonte è il Dipartimento delle Dogane e Accise.
In testa le patate, seguono i pomodori
La patata continua a essere l’ortaggio più importato in Spagna e nell’intero settore ortofrutticolo, con 798.308 tonnellate e 374 milioni di euro, pari a una crescita del 13% in volume e del 21% in valore. Seguono i pomodori, con importazioni di 109.974 tonnellate, la stessa quantità del periodo precedente, per un valore di 127 milioni di euro (+3%).
Per quanto riguarda la frutta, le quantità acquistate in altri Paesi sono diminuite del 4% a 1,5 milioni di tonnellate, mentre il valore è aumentato del 7% a 2.228 milioni di euro.
I frutti più importati nei primi otto mesi dell’anno sono stati la banana, con 274.141 tonnellate, l’1,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2023; l’avocado, con 176.147 tonnellate (+2%) e l’arancia, con 149.291 tonnellate (-6%). Seguono la mela, con 126.900 tonnellate (-12%), l’ananas, con 120.631 tonnellate (+6%) e il kiwi, con 111.152 tonnellate (+4%).