IN PUGLIA L’UVA GIOCA D’ANTICIPO. SUGLIA: “POCO PRODOTTO MA ALTA QUALITÀ”

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L’uva pugliese gioca d’anticipo. La stagione è infatti partita con una quindicina di giorni d’anticipo rispetto alla media grazie soprattutto alle condizioni climatiche che hanno favorito la maturazione degli acini prima del previsto.

La conferma arriva da Giacomo Suglia (nella foto), presidente di Apeo, l’associazione con sede a Bari che raggruppa produttori ed esportatori ortofrutticoli. “Le quantità di uve senza semi sono piuttosto scarse dovute in particolare ad un aprile difficoltoso. Le rese sono basse sia sulle seedless bianche che nere, meno invece sulla Vittoria, che comunque ha subito già negli ultimi anni una riduzione di produzione”. In generale si sta assistendo ad un calo produttivo con minori quantità e in particolare con le primizie che segnano fino ad un 40% in meno.

La qualità rimane buona se non ottima, con un grado brix alto e un rapporto tra acidità e zuccheri basso con un prodotto quindi che risulta gradevole al palato”, aggiunge Suglia.

Gli investimenti nella produzione di uva senza semi proseguono e gli ettari dedicati sono aumentati del 10% in un anno. Ormai in Puglia le seedless rappresentano circa il 60% del totale delle uve prodotte”, aggiunge il presidente di Apeo.

“Sono partiti i primi test commerciali. Le prime risposte concrete le avremo tra una settimana. Il mercato non è particolarmente ricettivo ma speriamo comunque che ci sia una buona campagna, sia in Italia che all’estero”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it

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