È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea L280 il 24 ottobre scorso il nuovo Regolamento (UE) 2015/1910 della Commissione, approvato il 21 ottobre, che modifica gli allegati III e V del regolamento (CE) n. 396/2005, del Parlamento europeo e del Consiglio, circa i livelli massimi di residui (LMR) di guazatina.
“In mancanza di informazioni su specifiche buone pratiche agricole che potessero essere utilizzate in una valutazione del rischio per i consumatori, l’Autorità ha concluso che un valore di 0,05 mg/kg presenta un livello soddisfacente di protezione per i consumatori europei”, si legge al punto due. Tuttavia, nonostante si contempli la possibilità di introdurre disposizioni transitorie prima dell’effettiva entrata in vigore delle limitazioni previste dal regolamento, al punto nove si sottolineano le preoccupazioni circa la tutela dei consumatori “per quanto concerne gli LMR vigenti per la guazatina in pompelmi e arance”.
In base a ciò, all’articolo 2 si conferma che “il regolamento (CE) n. 396/2005, nella versione precedente le modifiche introdotte, continua ad applicarsi ai prodotti ottenuti in conformità alla normativa vigente prima del 13 maggio 2016, ad eccezione dei pompelmi e delle arance”. Tale obbligo, imposto ai produttori europei già dal 2011, verrà dunque immediatamente esteso a paesi terzi – quali Sud Africa, Marocco, Egitto, Turchia, Brasile e Argentina – che inviano agrumi nel Vecchio Continente.
“Ciò che stava accadendo con l’acetato di guazatina era un vero e proprio errore ma, fortunatamente, l’Unione europea lo ha capito e ha rettificato la sua posizione”, ha dichiarato Cristóbal Aguado, presidente di AVA-ASAJA, l’associazione di produttori spagnola che lo scorso dicembre aveva sollevato la questione portandola all’attenzione dei vertici europei. “Speriamo – conclude Aguado – che Bruxelles segua la stessa linea d’azione intrapresa e modifichi altri squilibri presenti all’interno del sistema”. (c.b.)
