IMBALLAGGI, LE ATTIVITÀ SOSTENIBILI DI SIPO AL NEXT GENERATION FOOD PACKAGING

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Il workshop dal titolo Next Generation Food Packaging si è tenuto il 17 dicembre scorso presso l’aula magna del Campus di Scienze degli Alimenti di Cesena e ha visto la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari, del Sindaco di Cesena Enzo Lattuca, dell’Assessore della Regione Emilia-Romagna Paola Salomoni, del Presidente del Clust-ER Regionale AGRIFOOD Massimo Ambanelli, del Presidente di Ser.In.Ar./Tecnopolo di Forlì-Cesena Dario Maio e della direttrice operativa di Art-ER Marina Silverii.

L’obiettivo è stato di illustrare come il packaging sia un elemento fondamentale per la sostenibilità e la sicurezza alimentare. Le sue evoluzioni in termini di nuovi materiali, macchinari e processi, descritte dal CIRI – Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agroalimentare dell’Università di Bologna e direttamente dalle imprese che collaborano attivamente con i laboratori di ricerca industriale, dovranno contribuire attivamente alla progettazione di linee di intervento che si inseriscono nel nuovo periodo di programmazione regionale nel solco della “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente” che coincide con la fase di ripartenza e l’erogazione delle risorse del PNRR.

SIPO ha preso parte al convegno illustrando le attività portate avanti dall’azienda sul fronte dello svluppo di packaging sempre più innovativi e sostenibili.  “Le verdure che confezioniamo, in special modo quelle in foglia, sono prodotti vivi ad alto tasso di umidità e soprattutto con caratteristiche diverse le une dalle altre. Il packaging – ha sottolineato Massimiliano Ceccarini (nella foto), SIPO General Manager – riveste quindi un ruolo fondamentale nella tenuta del prodotto e relativa shelf-life, nel garantire la sicurezza igienico-sanitaria e mantenere le caratteristiche organolettiche in fase di acquisto nel punto di vendita e nell’evitare maggiori sprechi al punto vendita con sfridi dovuti alla manipolazione dei prodotti da parte dei consumatori”.

SIPO ha realizzato diverse inziaitive per favorire l’utilizzo di packaging sempre più sostenibili. In particolare:
·       Riduzione del 33% delle materie plastiche, film e vassoi, e utilizzo di plastica riciclata;
·       Utilizzo di film biodegradabile e compostabile per la linea degli spinaci biologici;
·       Utilizzo di vassoi in carta;
·       Utilizzo di film microforati per garantire una maggiore shelf-life;
Stiamo testando film biobased ottenuti da materie prime di origine naturale anziché fossili.

I problemi legati ad un packaging sostenibile oggi sono:
·       Alti costi di acquisto;
·       Problemi di compatibilità tra le macchine di lavorazione e materiali di confezionamento con conseguente innalzamento dei costi produttivi;
·       Problematiche dello stoccaggio del materiale (al buio e di breve durata);
·       Film meno trasparente e brillante.

– Ceccarini pone alcuni quesiti: “È oggi una comunicazione chiara e lineare sul pack dei prodotti che faccia capire ai consumatori ciò che è veramente sostenibile? Dai distributori viene riconosciuto un prezzo maggiorativo per il sovracosto di questi materiali di imballaggio?
In conclusione, dobbiamo lavorare più in sinergia noi operatori della filiera agro-alimentare con gli enti scientifici e di ricerca e con gli enti pubblici per trovare le giuste soluzioni che non ricadano sulle tasche dei consumatori”.

Il Prof. Francesco Capozzi presidente protempore di CIRI invita il mondo della produzione, della ricerca e degli enti pubblici a sedersi ad un tavolo di lavoro al fine di trovare le soluzioni più appropriate e sostenibili.

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