ILIP: MERCATO IMBALLAGGI IN FASE DI TRANSIZIONE, PUNTIAMO SULLE 3R

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“Il settore sta affrontando sfide legate all’aumento dei costi energetici e delle materie prime, insieme all’inflazione: il tutto causa un incremento dei prezzi dei prodotti freschi e una riduzione dei consumi. L’interesse dei consumatori verso la sostenibilità ambientale resta comunque alto, soprattutto riguardo all’origine e al fine vita dei prodotti: i consumatori preferiscono prodotti in materiali rinnovabili, riciclabili o compostabili certificati. Ilip è pronta a rispondere a questa tendenza con una politica di sostenibilità basata sulle 3R: Riduzione dell’uso delle materie prime e dello spreco alimentare, Riciclo degli imballaggi in plastica e utilizzo di Risorse rinnovabili come le bioplastiche”. A parlare è Alberto Montanari, sales manager fresh produce packaging Italy di ILIP. 

Alberto Montanari

“Negli ultimi anni abbiamo registrato delle discontinuità nelle forniture, specialmente nel sud Europa – aggiunge  Montanari – ma siamo riusciti a mitigare questi problemi grazie alla nostra presenza in oltre 50 mercati mondiali. Le moderne catene di approvvigionamento preferiscono frutta e verdura preconfezionata per migliorare efficienza, ridurre gli sprechi e aumentare la sostenibilità. Tuttavia, il mercato degli imballaggi per prodotti freschi in Europa è in fase di transizione, dovendo adattarsi ai cambiamenti nelle preferenze dei consumatori e alle nuove normative”.

Le novità non mancano: “Tra le nostre recenti innovazioni ci sono i prodotti Sprint, la nostra area di business dedicata allo sviluppo di packaging su misura per esigenze specifiche dei clienti. Questi imballaggi innovativi si distinguono per design, funzionalità e prestazioni di conservazione superiori. Ad esempio, il cestino ezy:split, un ibrido in plastica riciclata e cartone per frutta premium, ha ridotto la componente plastica del 45% grazie a un supporto in cartoncino. Allo stesso tempo la nostra ricerca lato innovazione va verso soluzioni come Bioactive Life+ che grazie alla sua funzione antimicrobica e antiossidante tale da prolungare la shelf-life della frutta fresca confezionata fino a 48 ore in più rispetto a un packaging equivalente non attivo.  I progetti Closed Loop r-PET promuovono l’economia circolare con il processo T2T R-PET®, producendo vassoi in PET riciclato. Tra le soluzioni innovative c’è anche il cestino protettivo B40 Air Wave in R-PET 100% riciclabile, che elimina la necessità di pad assorbenti grazie al fondo bombato che ammortizza gli urti”.

Capitolo sostenibilità: “Per ILIP – fa presente ancora Montanari – include aspetti ambientali, economici e sociali. Oltre alla politica delle 3R, abbiamo adottato un approccio CSR e ESG più strutturato. Siamo tra le poche aziende in Europa con un processo di riciclo integrato di PET post-consumo, rafforzando il nostro vantaggio competitivo. L’R-PET utilizzato è tracciabile e proviene dal processo T2T R-PET®, che chiude il ciclo di riciclo dai vassoi ai nuovi vassoi per alimenti. Il gruppo ILPA, di cui ILIP fa parte, ha una capacità di riciclo annuale di 60 mila tonnellate di bottiglie e vassoi e cestini post-consumo, di cui 20 mila tonnellate nel processo T2T, garantendo l’origine del polimero e promuovendo l’economia circolare”. (m.a.)

da Corriere Ortofrutticolo n.4/24

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