Il Tribunale di Milano ha condannato Esselunga per concorrenza sleale nei confronti di Coop, che tre anni fa aveva presentato ricorso contro Bernardo Caprotti, patron della catena di supermercati e autore del libro "Falce e carrello". Il tribunale ha deliberato un risarcimento di 300 mila euro e il ritiro del libro dal mercato.
Il tribunale ha vietato la reiterazione della pubblicazione e la diffusione degli scritti. Secondo Coop il volume integra "un’illecita concorrenza per denigrazione ai danni di Coop Italia". I giudici hanno anche condannato il curatore della prefazione, il coautore e la casa editrice Marsilio.
Nel pamphlet Caprotti denuncia l’ostruzionismo degli amministratori locali e degli operatori economici delle regioni "rosse" all’espansione di Esselunga. Per Coop il libro è "un’ aggressione violenta e lesiva che non ci saremmo mai sognati di fare nei confronti di un concorrente".
Nella foto Bernardo Caprotti, patron di Esselunga