Pubblichiamo una sintetica ‘galleria fotografica‘ del SANA 2013, il Salone dell’alimentazione naturale, che si è concluso a Bologna il 10 settembre. Non è stata una cattiva fiera ma non si è verificato quel rilancio che qualcuno attendeva in occasione della edizione numero 25.
Dopo un quarto di secolo, SANA si assesta alla ricerca di una identità nazionale ma non cresce e soprattutto non trova una dimensione tale da essere elemento di attrazione per il business europeo del biologico. Il settore è in crescita, lo sarà anche in questo 2013, come anticipato, anche sul nostro sito, nei giorni scorsi con la diffusione delle rilevazioni di Nomisma. L’ortofrutta non ha nel biologico il ruolo trainante che ha avuto nella prima fase di questa ‘nicchia’ commerciale che è sempre meno nicchia. Il biologico oggi è trainato dal food non fresco e anche i prodotti per la cura della persona sono in buona crescita.
L’ortofrutta, tuttavia, resta una fetta importante del paniere bio delle più grandi concentrazioni del biologico nazionale, da Almaverde (nel gruppo la società Canova è specializzata solo nell’ortofrutta bio e sta andando forte) a Alce Nero (con la nuova linea del fresco fornita da Brio). Di grande attualità le novità del settore distributivo. Mentre il gruppo Ecor-Naturasì ha fatto bella mostra di sé presentando sia un vero e proprio supermercato bio all’interno del SANA sia un mercatino bio con la presenza di un bel numero di suoi fornitori, Almaverde Bio aveva un grande stand fianco a fianco con Ki Group e si dà come vicino il lancio dei nuovi negozi specializzati che nasceranno dalla joint-venture tra i due. La presentazione dovrebbe avvenire prossimamente a Milano.
Se quest’anno Ecor ha avuto al SANA uno spazio che nessun altro ha avuto, l’anno prossimo non è da escludere che vedremo Ki Group fare faville, sempre grazie al supporto dei fornitori. E Alce Nero? Il suo presidente, Lucio Cavazzoni ci ha detto: "Il SANA è il punto di riferimento italiano del settore. Non se ne può fare a meno".