Lo scalo adriatico intende effettuare un investimento di 130 milioni di euro per realizzare entro il 2020 uno dei più moderni e funzionali centri logistici marittimi italiani. La prima fase entro tre anni con il canale portato a 13,5 metri. Il porto di Ravenna pensa in grande e sogna un investimento da 130 milioni di euro per avere, nel 2020, uno dei più moderni e funzionali terminal container d’Italia.
A rivelarlo è il sito di Shippingonline. Un progetto complesso e ambizioso, che sarà realizzato in due distinte fasi. La prima si concluderà fra tre anni, la seconda nel 2020. Promotori dell’iniziativa Contship, Sapir e Cmc: quest’ultima entrerà con una quota del 10% in Tcr.
“I contenitori rappresentano un passaggio fondamentale per la crescita del nostro porto – ha spiegato Giuseppe Parrello, presidente dell’Autorità portuale di Ravenna, a margine della presentazione del futuro terminal -. Per costruirlo sono fondamentali i lavori di approfondimento del canale per il quale l’Authority ha già stanziato 60 milioni di euro e per cui siamo in attesa di 70 milioni secondo gli accordi presi a settembre con il governo”.
Grazie a questi 130 milioni si arriverà alla prima fase, in cui il canale sarà portato a 13,5 metri. Nella seconda fase la profondità passerà a 14,5 metri: in questo caso l’investimento sarà di ulteriori 70 milioni di euro.
Il terminalista Thomas H. Eckelmann ha illustrato le caratteristiche del futuro scalo ravennate: la banchina sarà lunga un chilometro e potrà movimentare dieci volte il numero di container attuali.