IL PACKAGING CHE ALLUNGA LA VITA ALLA FRUTTA

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Ridurre il packaging è la soluzione più ecologica, ma non tutte le osservazioni delle lobby del confezionamento sono deboli. L’obiezione a quanti chiedono una drastica riduzione delle plastiche e della carta delle confezioni nella quale la frutta viene venduta nei supermercati è che i clienti tendono a non acquistare alimenti che hanno un aspetto “sciupato” dalla mancanza di protezioni.

Come riporta il sito di ecoblog.it, la catena di supermercati inglesi Marks & Spencer propone una soluzione migliorativa, una modifica del packaging che consenta di ridurre lo spreco di frutta. Si tratta di uno speciale strato di gesso, una striscia che misura 8 centimetri di lunghezza, che contiene una miscela brevettata che assorbe l’etilene, l’ormone che determina la maturazione della frutta e il conseguente ammuffirsi della stessa.

Secondo gli esperti dovrebbe allungare di almeno 2 giorni la durata della verdura in frigorifero consentendo di ridurre gli sprechi. In una prima fase verrà sperimentata su larga scala per le fragole, un frutto che tende a marcire molto rapidamente, il tutto senza aumentare il costo per i clienti e senza intaccare la possibilità di riciclare la confezione.

I primi test dimostrano che il risparmio minimo garantito equivale al 4% delle fragole vendute, equivalenti a 40.000 confezioni e circa 800.000 frutti. La battaglia contro il packaging non necessario è sacrosanta, ma almeno in questo caso l’innovazione può consentire la riduzione di uno dei tanti (troppi) sprechi alimentari dovuto al nostro modello di consumo e di alimentazione.

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