IL MEGLIO DELL’ORTOFRUTTA DEL CRA AL MACFRUT DI CESENA

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Il Cra, Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura partecipa al Macfrut, la fiera che si svolgerà a Cesena dal 26 al 28 settembre con tre delle sue strutture di ricerca: l’Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì (Cra-Frf), il Centro di Ricerca per le Colture Industriali di Bologna (Cra-Cin) e l’Unità di ricerca per l’orticoltura di Monsampolo del Tronto (Ascoli) (Cra-Ora).

Le tre unità presenteranno alcune varietà costituite e/o selezionate dal CRA.

Il CRA-FRF partecipa al premio per l’innovazione “Oscar Macfrut” con la nuova varietà di pero Falstaff, denominata anche “Abate rossa” per la sua somiglianza con la figlia Abate Fétel (la cultivar più diffusa in Italia), dalla quale si distingue per l’attraente colorazione rossa stabile dei frutti e per il sapore caratterizzato da aromi speziati (vaniglia, cannella). La struttura di Forlì proporrà una esposizione di frutta ottenutA dai diversi programmi di breeding condotti presso il CRA-FRF: verranno presentate due varietà di susino a maturazione tardiva, una di pesco a maturazione lenta, una di melo a lunga conservabilità, tre nuove varietà di pero (tra cui le nuove Falstaff e Carmen) e due di fragola ad ampia capacità rifiorente.

Il CRA-FRF partecipa anche al “Simposio Internazionale sulla Fragola” che si terrà il 25 settembre che tratterà anche di innovazione varietale in campo fragolicolo; introdurrà i lavori la dott.ssa Elisabetta Lupotto, direttore del dipartimento Biologia e Produzione Vegetale.

Per il CRA-CIN saranno esposte selezioni di tuberi di patata con elevato contenuto di carotenoidi e antociani che associano buone caratteristiche qualitative ed elevata capacità antiossidante e che le rendono particolarmente interessanti dal punto di vista salutistico: in particolare, un clone ad elevato contenuto di carotenoidi (soprattutto luteina) è in grado di contribuire alla salute della retina dell’occhio umano. Sarà inoltre documentato il processo di recupero di un’antica varietà di patata (Ricciona di Napoli), molto diffusa in Campania fino alla fine degli anni ’50, che attualmente rappresenta la prima patata italiana iscritta nel Registro Nazionale delle varietà da conservazione.

Il CRA-ORA presenta la patata “Blu”, una patata semiselvatica originaria del Perù che deve la sua colorazione all’elevato contenuto di antociani, di cui ha aumentato il peso medio dei tuberi portandolo da gr. 35-40 a gr. 80-120. Questa patata ha un elevato grado di resistenza a patogeni e alla dorifora, ha un alto valore nutraceutico ed è particolarmente ricercata dai grandi chef. La struttura di Monsampolo presenterà anche il pomodoro “Sapore Antico”, una varietà più produttiva e migliore di quelle in commercio, il peperone a corno, con frutti più digeribili per lo scarso spessore dell’epidermide, la cipolla precoce di Romagna e la cipolla di Suasa, a basso contenuto di sostanze solforate, la patata di Montecopiolo, il fagiolo “Occhio di Luna” e il Fagiolo “Solfì”, molto digeribile per la presenza di una buccia sottile e per un basso contenuto di fattori antinutrizionali.

Il 28 settembre il CRA parteciperà all’incontro "Strumenti tecnici e organizzativi della ricerca e dei servizi tecnici per il riassetto e la sostenibilità dell’ortofrutticoltura", per presentare una proposta di coordinamento di una rete interregionale per il trasferimento dei risultati della ricerca e sperimentazione in orto-frutticoltura. Modera l’incontro il direttore del dipartimento Trasformazione e valorizzazione dei prodotti agro-industriali, dott. Paolo Ranalli. Il CRA sarà presente all’interno dell’area istituzionale del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Padiglione D n° 30-31/29-32.

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