IDROPONICA, LUCCHINI SI AGGIUDICA L’ESCLUSIVA DEI MODULI ISRAELIANI

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Siglato il 12 novembre 2021, è pronto a partire, l’accordo di collaborazione tra Idromeccanica Lucchini e l’israeliana TAPKIT Hydropnic Systems Ltd. Il leader italiano nel settore delle serre e dell’irrigazione, avrà con questo accordo la licenza esclusiva di vendita in Italia dei sistemi di coltivazione idroponica in impianti modulari da 500 mq ciascuno, sviluppato dall’azienda israeliana.

“È un sistema di coltivazione idroponica del tutto accessibile, economicamente e dal punto di vista gestionale, alle aziende agricole anche a conduzione familiare – spiega Avner Shohet, alla guida dell’azienda israeliana -. I costi per l’installazione variano dai 70 mila agli 80 mila euro con rientro dell’investimento calcolato in tre o quattro anni, mentre si realizza un abbattimento totale dell’uso dei pesticidi, un risparmio di acqua e di energia. Dentro le vasche idroponiche TAP KIT possono coltivarsi tutte le verdure a foglia e le erbe aromatiche”.

L’obiettivo è quello di creare dei micro-poli produttivi per verdure a chilometro e a residuo zero destinate direttamente alle famiglie, ai dettaglianti o al canale della ristorazione. Ciascun modulo produttivo è in grado di soddisfare il fabbisogno di 200 famiglie o 10 ristoranti dato che arriva a produrre, se si considera la lattuga, circa 130 mila cespi ogni anno. Trattandosi di un prodotto non lavato, ma cresciuto in ambiente asettico, la shelf life arriva fino a due settimane

Nella riforma di IV Gamma che tutti gli operatori auspicano, oltre al nodo vertical farming, si aggiunge un altro tassello, stante la velocità di espansione che sta avendo questo progetto in tutto il mondo: quello della coltivazione idroponica. Un settore che, se al momento non può spendere il claim ‘lavato e pronto da mangiare’ come accade per i prodotti da vertical farming, può usare la dicitura ‘pronto per il consumo’.

“Il nostro target – spiega Matteo Lucchini (nella foto di apertura), sales ed export manager dell’azienda omonima – è quello delle piccole e medie imprese agricole magari giunte al passaggio generazionale, che cercano di diversificare la produzione. Da un punto di vista dei territori, guardiamo ai principali poli produttivi italiani, forti dell’esperienza del nostro Gruppo che è presente in tutta la Penisola con serre adatte ai diversi habitat climatici che la caratterizzano, dal Nord al Sud”.

Moduli TAP KIT sono già stati installati in Francia, Svizzera, alle isole Mauritius, in Corea del Sud e nelle Filippine, per citare alcuni esempi, e questa tecnologia (definita nel sito stesso dell’azienda ‘accessibile a tutti’) sta espandendosi sempre di più creando un’ulteriore alternativa ai tradizionali prodotti del ready-to-eat.

“Il prodotto che si coltiva è collocabile in un segmento di prezzo premium – precisa Shohet – anche grazie al valore aggiunto che si ottiene sia dal punto di vista della food safety che della qualità”.

Il sistema modulare TAP KIT può essere integrato da una linea di processo per il confezionato con packaging studiati ad hoc dall’azienda israeliana. Tramite l’app I-Droponics (scaricabile dall’App Store) si ha un filo diretto con l’azienda produttrice per le consulenze. Basta creare un account per potere inviare domande e foto per la risoluzione dei problemi, in caso di acquisto.

Mariangela Latella

(fonte: Freshcutnews.it)

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