ICE, SCOUTING IN ASIA CENTRALE PER PROMUOVERE I PRODOTTI ITALIANI NEGLI STORE

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L’Ice ha appena lanciato un’attività di scouting nei paesi russofoni (leggi Asia centrale) per individuare alcune reti di indipendent store attraverso le quali promuovere e fare “girare” i prodotti italiani fra cui l’uva da tavola. L’embargo, infatti, al momento blocca l’export verso il mercato sovietico ma non quello verso i Paesi limitrofi che potrebbero ben essere raggiunti sia attraverso i corridoi ferroviari, sia mediante il trasporto su gomma.

“La Russia – ha spiegato Marcello Gentile del dipartimento agroalimentare dell’Ice – e in genere i Paesi russofoni sono molto sensibili nei confronti del made in Italy basti pensare che a Mosca ci sono più di cento ristoranti italiani contro i 10 francesi. Il problema è che l’uva non rientra ancora nell’immaginario dei prodotti del Belpaese nonostante siamo il primo produttore europeo. Dobbiamo lavorare sulla promozione per integrare il panel dei prodotti tricolori anche con questa eccellenza frutticola. A tal fine abbiamo appena avviato un’attività di scouting in quell’area per individuare alcuni indipendent store con i quali avviare una serie di promozioni mentre un canale specifico è già stato aperto con il colossi dell’e-commerce soprattutto con riferimento al mercato asiatico”.

La strategia ricalca quella già avviata con successo sul mercato Usa, dove, l’approccio attraverso gli indipendent store non solo ha creato awarness sul made in Italy in regioni poco battute dai nostri esportatori, come ad esempio Minnesota, Missouri o Nevada, ma – essendo riuscire a creare una domanda poderosa – ha fatto da traino anche per le grandi catene.

Per raggiungere i mercati russofoni si possono sfruttare sia i corridoi ferroviari che il trasporto su gomma e in questo senso si rivelano strategici per l’export e l’iterscambio modale l’interporto e il mercato Agroalimentare di Verona che si trovano all’incrocio di due importanti corridoi: Quello est-ovest Barcellona-Kiev che passa da Lubiana e Vienna, e l’asse nord-sud Italia Brennero verso la Germania e in genere il nord Europa.

“Un mese fa sono stati rinnovati i vertici di Veronamercato – ha spiegato il neo vicepresidente Diego Begalli – ed il nuovo cda ha messo in piedi un programma che si basa sull’ampliamento dei servizi con l’obiettivo di attirare nuovi partner tra cui anche gli intermediari della distribuzione”.

Per quanto riguarda il trasporto su gomma, da pochi mesi Anita ha avviato una sezione dedicata al trasporto di prodotti alimentari. “La sfida principale che stiamo riscontrando – ha spiegato Dino Tolfo di Alpetrans, membro di Anita – è il mantenimento della cold chain. I produttori italiani tendono ad immagazzinare le merci vicino a zone di produzione ma questa è un’anomalia perché le merci che arrivano da oltre mare devono essere dislocate in centri logistici vicini alle zone di destinazione. In questo modo sono più facili da distribuire. Questo discorso deve essere applicato anche alle merci provenienti dal Sud Italia e dirette a nord. Un’organizzazione del genere cambierebbe lo scenario della logistica italiana e ci renderebbe maggiormente competitivi.

Mariangela Latella

Bari

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