I PORTI LIGURI ALLA CONQUISTA DELLA CINA

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Porte da sud per l’ingresso in Europa delle merci, i tre porti liguri, (Savona-Vado, Genova e La Spezia) per la prima volta alla fiera logistica di Shenzhen, hanno ribadito il loro ruolo come sistema alternativo ai porti concorrenti del nord.

Gli ordini in aumento per la costruzione della mega navi container e le politiche della grandi compagnie armatoriali che puntano ad incrementare la capacità unitaria di trasporto e le economie di scala stanno disegnando un panorama diverso nell’economia marittima mondiale, all’interno del quale Savona e i porti liguri si giocano una carta importante come hub non di transhipment ma come porti gateway.

“È questo il ruolo che spetta ai porti liguri. Siamo venuti a Shenzhen, quarto porto al mondo per volumi di traffico contenitori, per conoscere da vicino le aspettative dei mercati del Far East e quali prospettive si potranno sfruttare nel prossimo futuro. La fiera, che ha visto presenti tutti i maggiori carriers mondiali, è stata l’occasione per presentare concretamente i maggiori progetti che si stanno realizzando nei nostri porti che, abbiamo capito, sono oggetto di interesse nel ridisegno delle rotte delle grandi navi” spiega Gian Luigi Miazza, vice presidente di Ligurian Ports e presidente del Porto di Savona, presente al Cilf insieme al segretario generale Roberto Visintin e all’amministratore delegato di APMoeller–Maersk Carlo Merli.

“Sono convinto che i tre porti abbiano le carte in regola per svolgere un ruolo importante oggi e in futuro – ha aggiunto Miazza -. A Savona-Vado la piattaforma che sarà operativa tra meno di 4 anni potrà dare la risposta attesa alle mega ships per le merci destinate al sud Europa e al nord Italia. Il sistema logistico attuale, con il VIO di Vado Ligure e i collegamenti ferroviari con gli interporti di Rivalta, Mortara e Mondovì, costituisce un complemento indispensabile per le prospettive di sviluppo di Savona e del sistema portuale ligure in generale”.

La logistica integrata alle attività portuali è stato il tema più dibattuto al World Port Strategy Forum, momento centrale della fiera di Shenzhen, dove la crescita dei traffici e il riassetto delle nuove linee commerciali mondiali saranno strettamente interdipendenti con lo sviluppo della logistica a terra che potrebbe vedere investimenti diretti anche da parte della maggiori compagnie di navigazione.

“L’obiettivo dei porti liguri di proporsi come porta Sud di un’ampia fascia dell’Europa continentale – ha spiegato l’ing. Carlo Merli – sarà raggiungibile se questi potranno disporre di un network logistico e di un sistema di connettività terrestre di efficienza paragonabile a quelli a nord delle Alpi”.

La trasferta cinese ha incluso la visita al terminal Da Chan Bay Terminal 1 del porto di Shenzhen, dove è in costruzione una piattaforma container, primo step di un progetto che vedrà entro breve tempo la realizzazione di altri sei ampliamenti in previsione di ulteriori aumenti dei traffici. Nella giornata di domani è invece prevista, grazie all’Organizzazione Ice Hong Kong e alla sua direttrice Paola Guida, una visita al porto di Hong Kong e all’Hong Kong International Terminals controllato dal colosso Hutchinson Whampoa.

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