I GIGANTI DELLA GDO IN FUGA DALLA CINA

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Dopo anni di profitti e di espansione, i giganti internazionali della grande distribuzione organizzata (Gdo) incontrano nuove e forti difficoltà in Cina. La francese Carrefour, pioniera del mercato nel 1995, è stata la prima a registrare profitti. Ha investito su una catena locale di fornitori che le hanno consentito di aprire 206 ipermercati in 64 città cinesi.

Ora – da secondo distributore al mondo – è oggetto di numerose previsioni, sempre più insistenti, che sia vicina la vendita dei suoi negozi in Cina. La decisione seguirebbe l’annunciato ritiro da Singapore e le chiusure registrate in altri Paesi asiatici, in Italia e in Grecia.

Anche Wal-Mart – che ha costruito la sua leadership mondiale con un’impeccabile logistica – ha affermato di voler ridurre, se non dimezzare, l’apertura di nuovi punti vendita.

Dopo averne raggiunto 370 sull’intero territorio cinese, il colosso statunitense ha riconsiderato l’impegno ed anche la tipologia di intervento. Home Depot, il colosso Usa nel Dyi chiude un centinaio di punti vendita e si ritira dalla Cina. I consumatori cinesi sono effettivamente attratti dal rapporto qualita’/prezzo loro offerto, ma sono a disagio con la complessità degli outlet, la disposizione su più piani, la difficoltà a reperire i prodotti. Indagini più recenti hanno dimostrato che l’antica familiarità con i negozi al dettaglio organizzati per cluster di prodotti consentono maggiore scelta e comparazione di prezzo è stata trascurata troppo frettolosamente.

Infine, l’inglese Tesco ha adottato provvedimenti ancora piu’ drastici. Dopo una serie di licenziamenti e di partnership ha chiuso alcuni punti vendita per non continuare le perdite di gestione. (fonte: IlSole24ore)

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