GRUPPO RIVOIRA: MELE STARK VERSO IL DECLINO. NUOVO PROGETTO SULLE SUSINE

Condividi

"Il trend è segnato. Ridurremo in maniera progressiva i cloni meno colorati delle mele stark fino ad eliminarli dalla produzione nel giro di 4-5 anni. Il mercato sta guardando ad altre varietà”. Marco Rivoira, manager dell’omonimo gruppo piemontese di Verzuolo (Cuneo), è convinto: il comparto del rosso sta gradualmente calando.

 

“Questo fattore è dovuto anche per la creazione di nuovi cloni di Gala, colorati al 100% e con un livello gustativo al top. Gala, tra l’altro, sta riscuotendo sempre maggiori consensi in mercati emergenti come quelli mediorientali”.

Prendendo in considerazione invece la campagna commerciale per Gala, ormai chiusa e caratterizzata soprattutto dalla presenza di calibri piccoli, i risultati economici non sono stati così esaltanti come nella stagione 2012-2013, nonostante la qualità molto elevata. Tutte le varietà rosse hanno un po’ faticato, dalle Red Delicious alla Stark. Risultati leggermente inferiori alla scorsa annata anche per Ambrosia, la mela a club del gruppo Rivoira, anche se sui mercati si sta guadagnando progressivamente nuovi spazi.

Per rimanere competitivi sui mercati internazionali il gruppo cuneese sta continuando a investire in innovazione e sperimentazione. Dopo la recente realizzazione di un magazzino con celle frigorifere in gradi di stoccare fino a 10 mila tonnellate di mele in programma c’è il completo censimento del piantato (che comprende i tre anni precedenti e successivi dall’inizio del lavoro di analisi) e il suo rinnovamento. Ma non è tutto. In programma c’è anche un innovativo progetto sperimentale sulle susine pronto per il prossimo ’autunno, su cui sono allo studio da 4-5 anni nuove varietà con una ditta californiana.

“Stiamo effettuando un’approfondita programmazione per i prossimi dieci anni”, spiega Marco Rivoira, “decidendo come muoverci sui mercati. La situazione generale, tuttavia, non è facile a causa anche di uno Stato che ci sta sommergendo di tasse e una burocrazia che blocca le imprese, a cui si aggiungono gli alti costi di manodopera. Anche per questo non dobbiamo sorprenderci – commenta amaramente Rivoira – che le aziende spostino le proprie sedi all’estero”.

Per quanto riguarda i kiwi non manca la preoccupazione per il problema numero uno degli ultimi anni: la batteriosi. “Non si riescono ancora a trovare rimedi efficaci”, spiega Gualtiero Rivoira, manager del gruppo e cugino di Marco. “La produzione è in calo a causa soprattutto della Psa a favore di nuovi impianti di mele. Prosegue comunque la ricerca per l’introduzione sul mercato di nuove varietà capaci di resistere al cancro dell’actinidia e di essere competitive sui mercati”.

Emanuele Zanini

emanuele.zanini@corriere.ducawebdesign.it

 

Copyright su testo e foto, utlizzabili solo citando la fonte www.corriereortofrutticolo.it

 

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE