GRUPPO ORSERO, OPERAZIONE RILANCIO: ECCO IL PIANO

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Venerdì 27 marzo è stato siglato l’accordo che fa uscire dal tunnel della crisi finanziaria il Gruppo Orsero, la realtà aziendale numero uno del commercio ortofrutticolo italiano. Un comunicato ufficiale, firmato dagli uffici legali delle due parti (il Gruppo e le banche che hanno sottoscritto il piano di rilancio), e che porta la data di sabato 28 marzo, mette la parola fine alla fase di incertezze che aveva colpito il gruppo a causa dell’insopportabile indebitamento provocato da un’eccessiva diversificazione degli investimenti e soprattutto da alcune operazioni non remunerative che lo ha ‘distratto’ dal core business.

A tirare un sospiro di sollievo per l’accordo raggiunto venerdì non sono solo la proprietà, i dirigenti e i dipendenti di GF Group ma le moltissime aziende della produzione, della logistica, del commercio e della distribuzione che hanno rapporti d’affari con il ’colosso’ di Albenga. Qui di seguito il testo del comunicato, che porta il titolo: “Il rilancio del Gruppo Orsero. Accordo con le banche, ricapitalizzazione, dismissioni, nuova governance”.

“Il Gruppo Orsero, tra i principali operatori internazionali e leader italiano nel settore della commercializzazione della frutta, riprende sulla strada della crescita, inaugurando una nuova stagione. L’inizio di questa nuova fase si lega alla ristrutturazione firmata il 27 marzo tra GF Group (la capofila del Gruppo, n.d.r.) e gli istituti bancari di riferimento: Carige e Carisa (intestatari del 40% del debito) e Unicredit, MPS, Intesa, BNL, Banca Popolare (per il restante 60%). L’accordo assicura il rilancio del Gruppo dopo le difficoltà degli ultimi anni, legate soprattutto alla diversificazione del business in settori ‘non core’, maggiormente interessati dalla crisi economico finanziaria mondiale”.

Il documento così prosegue: “Le linee principali del piano industriale e della manovra finanziaria approvate, che diventeranno operative con l’omologa del Tribunale di Savona, sono così composte:

Aumento di capitale di 18 milioni di euro, già sottoscritto dal 75% dell’attuale compagine societaria, che avverrà entro il 15 luglio, con la possibilità che si arrivi alla totalità delle quote;

Focalizzazione nelle attività ‘core business’, ambiti nei quali saranno garantite tutte le attuali quote occupazionali;

– Dismissione di tutte le attività ‘non core’, per un valore di circa 78 milioni di euro;

– Riscadenziamento del debito con emissione di strumenti finanziari partecipativi per 42 milioni di euro;

Nuova governance. Entrerà in carica un nuovo cda che sarà composto in maggioranza da membri con requisiti di indipendenza, uno dei quali in rappresentanza degli istituti di credito. Prevista anche la nomina di un nuovo amministratore delegato”.

Evidenziati questi 5 punti, il testo del comunicato ufficiale così prosegue: “L’accordo nella sua interezza ha l’obiettivo di un rilancio del Gruppo attraverso il mantenimento del presidio su tutte le fasi strategiche della catena del valore del core business (produzione – trasporto navale – importazione – distribuzione) e rappresenta il presupposto di future e nuove alleanze, necessarie in un comparto attualmente in profonda mutazione, come dimostrano le strategie messe in campo di recente dagli altri grandi player”.

Seguono le sigle: Bain&Company (advisor dell’operazione), MGMP Genova e GPT Milano (legali di GF Group), BEP Milano e Ambrosini Torino (legali delle banche).

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