GLIFOSATO, EFSA: “NON DESTA PREOCCUPAZIONE DA IMPEDIRNE IL RIUTILIZZO IN UE”

Condividi
“Il diserbante glifosato non presenta un’area critica di preoccupazione” che impedisce il rinnovo della sua autorizzazione nell’Unione europea. E’ la conclusione a cui è giunta l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) in uno studio consegnato giovedi’ alla Commissione europea.
L’Efsa ‘non ha individuato un’area critica di preoccupazione’ del glifosato nell’uomo, negli animali e nell’ambiente, spiega in un comunicato, pur rilevando ‘un elevato rischio a lungo termine nei mammiferi’ per meta’ degli usi proposti del glifosato. C’e’ una preoccupazione che e’ definita ‘critica’ quando riguarda tutti gli usi proposti della sostanza, impedendone cosi’ l’autorizzazione, precisa l’Efsa. ! Questo studio, presentato giovedi’ alle autorita’ europee, servira’ da base all’Unione europea per decidere se rinnovare o meno l’autorizzazione dell’erbicida per cinque anni. L’attuale autorizzazione e’ valida fino al 15 dicembre.
In totale, il rapporto, che sara’ reso pubblico a luglio, si basa su 2.400 studi, 180.000 pagine e ha coinvolto 90 esperti degli Stati membri, sostiene l’Autorita’.
Il glifosato, principio attivo di Roundup della Monsanto (poi rilevata da Bayer), e’ stato classificato nel 2015 come ‘un “probabile cancerogeno” per l’uomo’ dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms). Al contrario, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha stabilito nel giugno dello scorso anno che le prove scientifiche disponibili non consentivano di classificare il glifosato come cancerogeno.
“La valutazione dell’impatto del glifosato sulla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente non ha individuato aree critiche di preoccupazione”, anche se ci sono “alcune lacune nei dati”. Questi sono i principali risultati della revisione inter pares dell’Efsa sulla valutazione del rischio del glifosato, effettuata dalle autorità di quattro Stati membri che agiscono congiuntamente come “Stati membri relatori”.
Il glifosato è una sostanza chimica utilizzata in numerosi prodotti erbicidi e il suo utilizzo in Europa è soggetto a una regolamentazione rigorosa. Il glifosato è attualmente approvato per l’uso nell’UE fino al 15 dicembre 2023. La valutazione del rischio da parte degli Stati membri e la successiva revisione inter pares da parte dell’EFSA sono state effettuate nell’ambito del processo legale per rinnovare l’approvazione del suo uso in Europa.
Nel 2022, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha effettuato una valutazione dei pericoli del glifosato e ha concluso che non soddisfaceva i criteri scientifici per essere classificato come sostanza cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione. Le citate lacune nei dati segnalate nelle conclusioni dell’Efsa come questioni che non possono essere finalizzate o questioni in sospeso includono la valutazione di una delle impurità nel glifosato, la valutazione del rischio alimentare del consumatore e la valutazione dei rischi per le piante acquatiche. Oltre alla mancanza di informazioni sulla tossicità di uno dei componenti presenti nella formulazione di pesticidi a base di glifosato presentata per la valutazione,! necessaria per concludere la valutazione del rischio della formulazione per usi rappresentativi.
Per quanto riguarda l’ecotossicologia, il pacchetto di dati ha consentito un approccio conservativo alla valutazione del rischio, che ha identificato un rischio elevato a lungo termine per i mammiferi in 12 dei 23 usi proposti del glifosato.
“La valutazione del rischio e la revisione tra pari del glifosato rappresentano il lavoro di dozzine di scienziati dell’EFSA e degli Stati membri in un processo durato oltre tre anni. Si basa su una valutazione di molte migliaia di studi e articoli scientifici e incorpora anche preziosi contributi raccolti durante la consultazione pubblica”, ha spiegato il capo del dipartimento di produzione della valutazione del rischio dell’EFSA, Guilhem de Seze.
Le conclusioni dell’EFSA sulla revisione tra pari della valutazione del rischio per il glifosato sono state condivise oggi con la Commissione europea e gli Stati membri per informare la decisione che prenderanno in merito all’opportunità di mantenere il glifosato nell’elenco UE delle sostanze attive dei pesticidi approvate.
Le conclusioni dovrebbero essere pubblicate entro la fine di luglio 2023 e i documenti di base, che coprono diverse migliaia di pagine, dovrebbero essere pubblicati tra la fine di agosto e la metà di ottobre 2023.
(fonte: Radiocor)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE