Dalla fine del mese di maggio le mele di origine cinese potranno essere esportate negli States; ad annunciato è stato nei giorni scorsi il Dipartimento dell’Agricoltura Americano (USDA). Il documento di 65 pagine che regolamenterà tale apertura commerciale – disponibile online da mercoledì 22 aprile – è stato ufficialmente iscritto ieri nel Registro Federale.
Da questo momento dovranno decorrere 30 giorni affinché divenga valido a tutti gli effetti. Il crollo delle barriere – fortemente voluto dai funzionari cinesi – dovrebbe preludere ad una apertura speculare per le mele statunitensi in territorio cinese, ha auspicato Mark Powers, vice presidente del Northwest Horticultural Council di Yakima, Washington. Al momento infatti possono essere introdotte in Cina solo le mele Red e Golden Delicious; per tutte le altre varietà di origine americana tale mercato è precluso.
“Non appena le esportazioni saranno effettivamente possibili sappiamo che la Cina rilascerà nuovi permessi per integrare il numero delle varietà importate dagli Stati Uniti”. L’apertura del mercato cinese sarebbe fondamentale per gli agricoltori a stelle e strisce: “il nostro raccolto di mele raggiunge volumi elevatissimi; stiamo cercando da tempo nuovi mercati e questa è proprio una buona notizia”, ha concluso Powers.
Il Dipartimento Americano ha imposto come condizione obbligatoria per l’ingresso del prodotto cinese in territorio statunitense ispezioni in campo e negli impianti di stoccaggio e confezionamento. Le mele provenienti dalla Cina – paese in cui è diffusa la mosca orientale della frutta – potranno infatti essere spedite solo se sottoposte ad appositi trattamenti di fumigazione. Secondo quanto riferito dall’USDA è altamente improbabile che tale liberalizzazione possa in qualche modo nuocere il comparto locale, piuttosto “il commercio con la Cina rappresenta un’opportunità per una potenziale espansione dell’export con tutti i benefici ad esso connessi”. (c.b.)
