GAMBERINI: PREOCCUPATI PER CRISI, CALO DEI CONSUMI DI ORTOFRUTTA E… CLIMA, MA CONAD TIENE

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La crisi economica e il calo dei consumi di ortofrutta preoccupano – e non potrebbe essere altrimenti – anche i protagonisti della distribuzione moderna. Claudio Gamberini (nella foto), responsabile nazionale ortofrutta di Conad, sottolinea che c’è anche un altro fattore di inquietudine: il clima anomalo che sta sconvolgendo il normale ciclo produttivo.

Questo lo scenario in attesa tra l’altro di capire il destino dell’articolo 62 (“ma intanto abbiamo messo a posto i bilanci dei consulenti cui abbiamo dovuto ricorrere in massa per cercare di capire la complicatissima normativa…”, il commento ironico in proposito).

Tornando al maltempo Gamberini sottolinea come "il freddo sta ritardando semine e raccolti e scombinando la scalarità delle produzioni: si rischia seriamente di avere carenza di prodotto per un certo periodo e accavallamento con conseguente sovraproduzione subito dopo. Le premesse, in particolare per la stagione estiva, non sono quindi delle migliori, e questo potrà rivelarsi un bel guaio”.

La flessione di vendite e consumi è un dato di fatto ma, precisa Gamberini “il calo coinvolge tutte le merceologie e bisogna comunque tenere conto che sono cambiati gli stili di vita per cui, oggi, è normale acquistare 200 grammi di insalata pronta al consumo invece di mezzo chilo di lattuga o di cicoria da lavare”.

Sarà anche per questo che, complice l’inflazione, nei primi sei mesi dell’anno il fatturato del reparto ortofrutta di Conad resterà stabile rispetto all’analogo periodo del 2012 pur a fronte di una lieve riduzione dei volumi venduti. “In Conad consideriamo strategico il fattore prezzo – precisa Gamberini – senza però dimenticare che il consumatore pone sempre grande attenzione alla qualità; quindi benissimo le offerte ma a patto di esprimere standard sempre e comunque elevati. Cerchiamo inoltre di trasmettere e comunicare l’importanza dell’aspetto salutistico e del benessere, che assolutamente deve essere uno dei driver per incentivare le vendite e dare valore aggiunto a frutta e verdura”.

Difficile trovare risposte alla delicata situazione economica. “Di sicuro bisogna accrescere la capacità d’acquisto delle famiglie italiane anche per cambiare l’approccio psicologico, oggi anche chi ha i soldi non spende o spende il meno possibile”, commenta in proposito il manager di Conad.

 

Mirko Aldinucci

 

 

 

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