E’ ufficiale: i rispettivi Consigli di Amministrazione della Cooperativa Ortolani di Sottomarina (COS) di Chioggia (Venezia) e di OPO Veneto, organizzazioni di produttori ortofrutticoli, la cui sede centrale è a Zero Branco, in provincia di Treviso, hanno deliberato di dare avvio al percorso di fusione tra le due strutture.
E’ forte un passo, verso l’aggregazione, la concentrazione e razionalizzazione delle fasi della filiera produttiva, nella prospettiva di risparmio di risorse e di una maggiore forza commerciale. L’operazione, approvata il 12 settembre, è strategica per il settore orticolo e soprattutto per il comprensorio Clodiense per dare ulteriori opportunità di crescita e di sviluppo ai produttori e alle produzioni della zona, in primis il radicchio di Chioggia, che per volumi è il più importante dei radicchi veneti.
Francesco Daminato (nella foto, a sinistra) e Arduino Boscolo Meneguolo (nella foto, a destra), rispettivamente presidente di OPO Veneto e della Cooperativa Ortolani di Sottomarina, mettono in risalto il valore sociale della fusione per incorporazione e le buone prospettive che si aprono.
Alla base dell’intesa sta la consapevolezza che bisogna mettersi insieme per programmare efficacemente le produzioni e cercare di essere sul mercato con “masse” di prodotto in linea con le richieste del mercato stesso, così da evitare sovrapproduzioni o speculazioni che inquinano il mercato e danneggiano i coltivatori e l’intera filiera.
Si tratta, ed è questo l’obiettivo prioritario che motiva la fusione, di superare le attuali carenze nella programmazione qualitativa e quantitativa delle produzioni sociali per renderle in linea con le richieste del mercato. C’è, quindi, l’impegno di migliorare i processi produttivi, limitando costi, sprechi e scarti di lavorazione, di rendere più remunerativi i conferimenti dei prodotti, di attuare strategie commerciali e promozionali adeguate per affrontare il mercato moderno e la concorrenza. (fonte: ortoveneto.it)