FRUTTA IN GUSCIO, LOLLOBRIGIDA: “14 MILIONI A PRODUZIONE E COMUNICAZIONE”

Condividi

di Cristina Latessa

“Per il settore della frutta in guscio abbiamo stanziato 14 milioni di euro a sostegno sia della produzione che della comunicazione, perché vanno aiutati entrambi i settori, ma faremo spot e iniziative di supporto a favore di tutti i settori strategici dell’agricoltura, perché l’agricoltura è strategica e gli agricoltori hanno avuto un abbattimento del reddito progressivo, anche per questo oggi ci sono segnali di esasperazione”.

Così il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida (nella foto), con il pensiero rivolto alla protesta dei trattori, rinnova il pieno sostegno del governo al settore e anticipa al Corriere Ortofrutticolo nuove iniziative di comunicazione e promozione, in occasione della presentazione della campagna promozionale “Frutta in guscio, dentro c’è l’Italia” che avrà come testimonial la nazionale di rugby.

“L’obiettivo della campagna – ci ha spiegato il ministro – è valorizzare la frutta in guscio italiana. Del resto, basta ascoltare gli esperti: quando parlano della nocciola delle Langhe, piuttosto che del pistacchio di Bronte o della mandorla di Avola e di altri prodotti italiani in guscio, ne detonano le particolarità, la qualità migliore anche rispetto alle produzioni di altre nazioni che vengono a importare a prezzi spesso più bassi di quanto i nostri produttori riescono a realizzare. E quindi bisogna spiegare che differenza c’è tra i diversi prodotti, che alla vista magari possono sembrare molti simili. Al Sigep, per esempio, i cuochi ci hanno raccontato le differenze tra un prodotto e l’altro, spiegandole e facendole capire anche a chi non sempre è in grado di accorgersene. Quindi è fondamentale spiegare che il prezzo del prodotto italiano deriva dalla tutela dell’ambiente e del lavoro, dall’impegno nella selezione delle colture perché ci regalino dei veri e propri gioielli ed è importante fare questa comunicazione come abbiamo fatto noi, cioè mettere in sinergia alcuni aspetti della nostra Italia che possono viaggiare insieme, efficientando così anche i costi”.

“E’ evidente – ha proseguito il ministro Lollobrigida – che gli spot che oggi promuoviamo raccontano tre cose: la frutta in guscio e i suoi pregi nutrizionali, ma raccontano anche il legame profondo che c’è tra questi prodotti e i territori di appartenenza. Il claim della campagna promozionale è “Dentro c’è l’Italia”, nel senso di quello che rappresentano questi luoghi come produzione ma anche le bellezze ambientali che offrono, un ambiente che gli agricoltori tutelano meglio di altri. Stessa cosa per lo sport, il benessere nello sport è dato dall’allenamento, dalla preparazione fisica, ma è dato anche dalla sana alimentazione, così abbiamo chiesto alla nazionale di rugby di promuovere un prodotto che conoscono benissimo e utilizzano e che ha contribuito alla condizione atletica che vediamo. Inoltre, la frutta in guscio non fa bene solo al fisico ma alla mente e ringrazio il professor Andrea Rinaldo, già ex azzurro di rugby e ingegnere esperto di ecoidrologia, primo italiano a vincere lo Stockholm Water Prize, ovvero il “Nobel dell’acqua”, che ha fatto da testimonial in uno degli spot. Tutti questi elementi insieme fanno di questo impegno del nostro ministero e del ministero dello sport un messaggio che riesce a coprire uno spettro più ampio”.

“Le proteste degli agricoltori derivano da anni di scelte scellerate”

Sul malcontento degli agricoltori esplicitato in questi giorni con le proteste sui trattori nelle arterie stradali di tutta Italia, il ministro ha osservato che “deriva da anni e anni di scelte scellerate, tra cui quella di diminuire le produzioni a fronte di un consumo invariato. È un assurdo in termini, eppure l’Europa ha fatto scelte di questa natura, una scelta folle perché poi devi andare a comprare da qualcuno che non rispetta le tue regole”.

– Che risposta sta dando agli agricoltori in mobilitazione?

“Sono in contatto con tutte le associazioni agricole e ci confrontiamo quotidianamente, del resto è indubbio che questo governo sin dall’inizio sta vicino agli agricoltori. Abbiamo assicurato pieno sostegno a chi già ho incontrato, perché c’è stata una marginalizzazione di chi vive del proprio lavoro e della propria terra, questo significa libertà. Ma a qualcuno dà fastidio la libertà di chi vive del proprio, di qui l’idea di sussidiare, per tenerli agganciati a una catena. Questa catena si rompe semplicemente mettendo in condizione chi lavora e chi produce di fare il proprio mestiere e far crescere il proprio reddito e, di conseguenza, far crescere l’economia nazionale ed anche europea”.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE