FRUTTA ESTIVA, VERNOCCHI: “FINORA RISULTATI INCORAGGIANTI”

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"La campagna 2012 delle fragole e delle ciliegie si è chiusa con un bilancio abbastanza soddisfacente e con un buon equilibrio tra domanda e offerta". A dichiararlo è Davide Vernocchi, (foto)  presidente del gruppo Apo Conerpo e del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, che commenta l’andamento, fino a questo momento, della campagna della frutta estiva.

"Per quanto concerne le albicocche, che grazie alla praticità di consumo stanno riscontrando un crescente interesse, la commercializzazione non è ancora terminata ma i risultati ottenuti fino ad oggi sono decisamente incoraggianti. Una vera boccata d’ossigeno per i produttori dopo le grandi difficoltà registrate nell’annata precedente".

"Dopo un 2011 pesantissimo, è fortunatamente partita bene anche la campagna delle pesche e nettarine", aggiunge Vernocchi. "Grazie all’ottimo standard qualitativo dei frutti ed alle alte temperature che hanno caratterizzato le ultime settimane, i consumi si mantengono su livelli soddisfacenti. I consumatori stanno premiando i produttori che hanno seguito adeguate pratiche colturali per ciò che concerne il diradamento e l’irrigazione. Nelle drupacee, infatti, la qualità costituisce l’elemento discriminante per il successo delle imprese produttrici in quanto non bisogna dimenticare che la frutticoltura è una “fabbrica a cielo aperto” con tutti i rischi che questo comporta".

"Un altro elemento positivo di questa campagna è legato alla normale scalarità di maturazione della produzione del Sud e del Nord Italia che ha consentito di evitare i problemi dell’annata precedente caratterizzata da una sovrapposizione della maturazione e quindi da una eccessiva pressione commerciale nello stesso periodo. Al fine di consentire il raggiungimento dei migliori risultati sarebbe poi indispensabile che tutti gli operatori del settore rispettassero le norme di commercializzazione vigenti evitando di immettere sul mercato prodotto che non rispetta i requisiti minimi di qualità. Tutto ciò in attesa che l’Interprofessione ottenga la funzionalità necessaria per tutelare adeguatamente il settore".

"Per quanto concerne le quotazioni, risultano in lieve miglioramento rispetto all’anno scorso, attestandosi mediamente sui 30-35 centesimi di euro al chilo, con un incremento di circa 10-15 centesimi al chilo, ma sono purtroppo ancora inferiori ai costi di produzione. Un fenomeno legato prevalentemente al particolare andamento climatico che, con l’esplosione del caldo dopo un periodo piuttosto fresco, ha in parte bloccato lo sviluppo delle piante. Di conseguenza, la produzione di pesche e nettarine mostra, in alcuni casi, una pezzatura inferiore a quella prediletta dal mercato. L’auspicio è che nelle prossime settimane il clima possa normalizzarsi nell’area mediterranea così da consentire il regolare sviluppo delle piante ed il raggiungimento di pezzature maggiori per i frutti delle varietà più tardive. È inoltre auspicabile che il caldo possa estendersi anche nel Nord Europa in modo da stimolare anche in quelle zone una ripresa dei consumi di drupacee".

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