FRUTTA ESTIVA, FERRI: “FINORA RESE PER ETTARO SOTTO LE ASPETTATIVE. MA ORA C’È FIDUCIA”

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Partenza non entusiasmante per la frutta estiva: ad incidere sono le rese per ettaro non ottimali, che nel primo periodo della stagione, da fine maggio ad oggi, hanno comportato risultati economici finora non in linea con le attese. A sottolinearlo al Corriere Ortofrutticolo è Gabriele Ferri (nella foto), direttore generale di Naturitalia.

“Il mondo della produzione si attendeva di più, viste le condizioni di partenza, con volumi sotto alla media. Ma le rese insoddisfacenti stanno condizionando i risultati”, spiega il manager della cooperativa bolognese. Tuttavia l’Italia e il resto d’Europa sembra viaggino a due velocità: “In Spagna, così come in Grecia e in altri Paesi la situazione è nettamente migliore, con rese elevate”.

La situazione è ancora più critica negli areali dell’Emilia Romagna colpiti prima dalle gelate primaverili e poi dalle alluvioni di maggio: “La micidiale combinazione dei due fenomeni sta mettendo a dura prova molte realtà, al limite della sopravvivenza. Chi invece ha avuto “solo”, si fa per dire, i danni da gelo, ha la speranza di recuperare per l’anno prossimo”.

Salgono le attese per la seconda parte di stagione: “Prodotto ottimale”

Gli spiragli per un recupero però ci sono tutti. “La parte iniziale di stagione a livello di quotazioni è stata in linea con la scorsa annata. Il problema, come anticipato sono state le rese”, precisa Ferri. “Il meteo di giugno, caratterizzato da piogge e freddo, non ha favorito i consumi, sebbene come periodo sia stato discreto. Ma adesso le possibilità per fare bene ci sono tutte”, osserva il direttore di Naturitalia. “Le produzioni sono in linea con le previsioni. Non si perderà pià del preventivato. Il clima ora è favorevole. La qualità della frutta estiva, dalle albicocche alle pesche e nettarine, è in netto miglioramento, con calibri molto buoni. Il prodotto ora è ottimo, speriamo di riuscire a sfruttare la situazione. I prezzi di vendita sono in linea con le aspettative. L’esposizione di ortofrutta sui banchi della distribuzione inizia ad essere più ampia e variegata. La combinazione di tutti questi fattori ci fa ben sperare per la seconda parte della stagione”. (e.z.)

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