FRUTTA ESTIVA, AOP LUCE INVESTE SULLE PRODUZIONI CAMPANE. “SCELTA VINCENTE”

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Calo generalizzato per la frutta estiva dell’AOP Luce, che a causa delle gelate di aprile stima una perdita del 30% dei volumi di pesche e nettarine e del 50% per le albicocche.

“La situazione si è presentata anche peggiore rispetto ad un 2020 già deficitario, durante il quale tuttavia i danni alle albicocche erano stati meno pesanti, mentre il comparto susine non aveva subito perdite. Quest’anno invece il maltempo ha colpito anche loro”, spiegano Giacomo Galdiero e Serena Pittella, rispettivamente amministratore delegato e responsabile marketing dell’associazione di organizzazioni di produttori campana, che ha chiuso il 2020 con un fatturato di 38 milioni di euro per un volume di produzione di oltre 25 mila tons, su cui la frutta estiva incide per circa il 20%. La GDO italiana rappresenta quasi il 90% dello sbocco commerciale dell’azienda, mentre il restante 10% è ripartito tra mercati ortofrutticoli ed export verso la Germania e l’Europa dell’Est.

Tornando alla campagna della frutta estiva, la stagione ha preso il via l’ultima decade di maggio con la raccolta delle prime albicocche con faccetta rossa, varietà francesi che si distinguono per la polpa soda e compatta e appunto per la caratteristica faccetta rossa sulla buccia. “Dopo qualche giorno”, riferiscono i manater del gruppo casertano, “si è avviata anche la commercializzazione delle pesche e nettarine nei calibri più piccoli. Nonostante i danni causati dal freddo, il prodotto in raccolta si presenta di buona qualità ma, fino a una decina di giorni fa, mancavano i frutti di grande pezzatura. In questa prima parte della campagna i calibri sono stati medio-piccoli e ciò, unitamente alle temperature sfavorevoli di inizio giugno, non ha incentivato i consumi. La domanda da parte della GDO italiana è stata quindi frenata dai calibri piccoli, pertanto abbiamo lavorato molto con il mercato estero, che assorbe anche il prodotto da cestino”.

Dal punto di vista commerciale dall’AOP Luce non nascondono come la prima fase sia stata abbastanza deludente, con prezzi inferiori alle aspettative e più bassi di circa il 30% rispetto allo stesso periodo del 2020. “Da una decina di giorni ci troviamo invece nel vivo della campagna nazionale: in Italia i consumi sono decollati, complice il caldo dell’ultimo periodo, ed anche il calibro medio è in aumento. I prezzi sono quindi decisamente migliorati e speriamo in un mercato sempre più dinamico nelle prossime settimane”.

Oltre a pesche e nettarine, l’AOP sta puntando su alcune varietà tipiche del territorio campano, introdotte negli ultimi anni: prodotti di nicchia, contraddistinti da esclusive caratteristiche organolettiche. È in piena produzione l’albicocca Pellecchiella, una varietà particolarmente dolce coltivata alle pendici del Vesuvio, dove il terreno vulcanico ricco di minerali e potassio nutre e infonde sapore a questo frutto, mentre lo sbalzo termico tra il giorno e la notte, caratteristico della zona, accresce il suo contenuto zuccherino. Considerata tra le varietà più prestigiose e dolci tra quelle presenti sul mercato, viene gustata fresca, ma è anche particolarmente utilizzata in cucina per confetture e dolci.

“Abbiamo introdotto nella nostra gamma questa varietà nel 2020 e, dato il successo riscontrato, la riproponiamo sul mercato quest’anno con quantitativi più importanti. A breve sarà in raccolta anche un’altra chicca, la susina Zucchella, un’antica cultivar caratterizzata da frutti di piccola pezzatura e di colore viola scuro, dalla forma a fiaschetto e molto dolci, per cui abbiamo scelto di comunicare questa caratteristica rinominando il frutto “Susina Zuccherina”.

Non mancano poi le albicocche rosse, con poi la Pellecchiella e la susina Zuccherina che si distinguono sui banchi della GDO anche grazie al packaging, con fascetta in cartoncino o cestino con manico personalizzato, o ancora con mini-depliant all’interno della confezione che spiega le caratteristiche del prodotto. “Siamo molto attenti alla sostenibilità degli imballaggi: utilizziamo solo R-Pet e abbiamo anche una linea di drupacee confezionate in vaschette di cartoncino”.

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