La pioggia e le basse temperature dell’ultimo mese stanno comprimendo i consumi della frutta estiva con un conseguente eccesso di offerta che ha fatto registrare prezzi al produttore in netto calo rispetto alle quotazioni dello stesso mese del 2013. A sottolinearlo è Coldiretti Modena in riferimento al mercato ortofrutticolo locale.
“Con gli attuali prezzi dei meloni e dei cocomeri siamo nella situazione assurda per cui volendo paragonare i prezzi a quelli dei prodotti di uso comune servono, per esempio, 15 chili di cocomeri o quasi 8 chili di meloni per comprare un pacchetto di sigarette – sottolinea il presidente di Coldiretti Modena, Francesco Vincenzi. Sono prezzi del tutto insufficienti che non ripagano i costi di produzione ai quali si aggiunge la beffa per i consumatori che spesso si trovano a pagare prezzi decuplicati”.
Non brilla neanche la situazione nel comprensorio vignolese che, dopo la mediocre stagione delle ciliegie appena terminata, affronta in questi giorni il mercato delle susine. Goccia d’oro, Sangue di drago e Santa Rosa, per citare le varietà di susine più comuni, scontano prezzi con riduzioni anche del 60% rispetto a luglio del 2013
“I consumi in calo – sostiene il direttore di Coldiretti Modena, Antonio Maria Ciri (nella foto a fianco) – hanno fatto saturare il mercato che offre quantità eccessive di prodotto che non possono essere assorbite e causano il crollo dei prezzi per questo Coldiretti ha già attivato una grande mobilitazione a livello regionale e presentato al Governo le proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro.
In particolare Coldiretti chiederà: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Gdo. Per l’immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta emiliana e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi 60 giorni di campagna, Coldiretti propone che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, chieda (in accordo con altri Paesi) alla Commissione Ue l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica) per un ritiro straordinario di frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, etc.) per due settimane, che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.