FRODI, IL REPORT 2020 DELL’ICQRF: I CASI E I CONTROLLI NELL’ORTOFRUTTA

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Oltre 70mila controlli, 1.142 interventi fuori dei confini nazionali, riguardanti in particolare le attività di controllo per l’e-commerce sul web a tutela delle Indicazioni Geografiche, 22 milioni di kg di merce sequestrata, per un valore di oltre 21 milioni di euro.

È on line sul sito del Mipaaf il Report 2020 dell’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) con i dettagli sugli interventi contro frodi, fenomeni di italian sounding e contraffazioni ai danni del made in Italy agroalimentare e dei consumatori, e nel contrasto alla criminalità agroalimentare.

Su 37.508 operatori ispezionati e 77.080 prodotti controllati, le irregolarità hanno riguardato l’11% dei prodotti e il 7,4% dei campioni analizzati. Dati che confermano come la qualità dei nostri prodotti sia salvaguardata da un efficace sistema di controlli.

Entrando nel dettaglio l’analisi si sofferma anche su cereali e ortofrutta. Nel 2020, particolarmente intensa è stata l’attività di controllo, svolta da ICQRF in collaborazione con il Corpo Forestale regione siciliana – Nucleo Operativo Regionale per la Sicurezza Agroalimentare (NO[1]RAS), sulla corretta tracciabilità e prevenzione dell’attività speculativa sui prezzi delle derrate alimentari e dei prodotti ortofrutticoli. I controlli sono stati effettuati lungo tutta la filiera, dalla produzione al commercio al dettaglio, nonché presso i porti in particolare per quanto riguarda i cereali importati. Tale attività ha portato ottimi risultati, tra i quali il sequestro di 20.500 kg di limoni varietà Meyer di provenienza turca, non idonei all’immissione in commercio, per cui il prodotto sequestrato è stato avviato alla distruzione. Inoltre, nel corso di controlli svolti presso il mercato ortofrutticolo di Messina, sono stati sequestrati 5.500 kg di patate da consumo, per un valore commerciale di circa 6.000 euro. Il sequestro si è reso necessario in quanto tali patate, confezionate in retine da 4 kg, erano prive di sistemi di etichettatura e di tracciabilità documentale, non essendo scortate da alcuna documentazione che dimostrasse la loro origine e provenienza.

Inoltre, ICQRF unitamente ai Carabinieri del Reparto tutela agroalimentare (Rac) di Messina, ha posto sotto sequestro 97,7 tonnellate di mandorle bio, commercializzate da un’azienda di Ragusa che tratta frutta secca. Il valore della merce, priva di documenti che ne comprovassero la tracciabilità, ammonta a oltre 750 mila euro. Diversi controlli sono stati finalizzati alla verifica della tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ortofrutticoli di qualità certificata. In tale ambito, nel corso di un controllo eseguito presso il mercato ortofrutticolo Comunale di Maddaloni, ispettori ICQRF e Carabinieri del NIPAAF hanno rinvenuto 80 imballaggi in plastica per ortofrutta contenenti mele evocanti il prodotto IGP. Su ogni frutto, infatti, è risultato applicato un bollino adesivo con la dicitura “Melannurca Campana IGP Rossa del Sud”, mentre 40 imballaggi delle medesime fattezze e consistenza erano già stati venduti. Gli operanti hanno proceduto, quindi, al sequestro di circa 230 kg di mele ad indicazione geografica protetta in quanto gli imballaggi ove era riposto il frutto sono risultati non conformi al Disciplinare di Produzione della “Melannurca Campana IGP”. Per la riscontrata violazione il rivenditore, un uomo originario di Maddaloni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere per aver posto in vendita, nell’esercizio di un’attività commerciale, un prodotto IGP contraffatto, senza che fosse presente alcuna delle indicazioni obbligatorie previ – ste per legge sulle etichette delle relative confezioni.

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