Sono passate solo cinque settimane da quando il presidente francese Emmanuel Macron, fresco di elezione all’ Eliseo, aveva formato la sua squadra di governo nominando Jacques Mézard Ministro dell’Agricoltura. La scorsa settimana, tuttavia, il coinvolgimento in inchieste giudiziarie, con la conseguente uscita di scena di quattro ministri in tre giorni, ha costretto il premier ad un rimpasto dell’esecutivo. A sostituire Mézard, trasferito alla guida del ministero per la Coesione territoriale, è stato chiamato il quarantasettenne Stéphane Travert (nella foto). Ma a poche ore dalla nomina Travert è già al centro delle polemiche.
Proprio nel giorno in cui a Bruxelles l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha organizzato un simposio scientifico sulla salute delle api nell’ambito della Settimana sulle api e l’impollinazione del Parlamento europeo 2017, in Francia torna prepotentemente alla ribalta la questione relativa all’utilizzo dei pesticidi neonicotinoidi.
I neonicotinoidi, ritenuti responsabili della moria delle api e plausibilmente legati al declino di farfalle, uccelli e insetti acquatici, sono già parzialmente vietati in Ue. In Francia sono stati messi completamente al bando a decorrere dal settembre 2018 (con possibilità di deroghe fino al 2020) attraverso un emendamento alla legge sulla biodiversità del governo Holland del 2016.
Proprio su queste tematiche il neo ministro Travert ha rilasciato le sue prime interviste dichiarandosi disponibile a lavorare affinché vengano concesse esenzioni al divieto di prodotti neonicotinoidi per i quali non esistono alternative, in un’ottica di allineamento con le normative comunitarie. Il collega Nicolas Hulot, Ministro dell’Ambiente, ha però prontamente risposto su twitter: “Le restrizioni sull’uso dei neonicotinoidi e la loro applicazione aerea non saranno abolite, le norme sono state fatte in questo senso”.
Chiara Brandi